Roma, 19 mag — Più si procede con l’avanzata nella palude arcobaleno dei «diritti», più si apprende di notizie come quella che arriva dall’Università del Wyoming: ove le studentesse di una confraternita femminile hanno deciso di fare causa all’ateneo, per averle costrette a condividere gli spazi con un trans non operato che, tra le altre cose, ha il «vizietto» di girare per la struttura con visibilissime erezioni.
Con il trans nella confraternita erezioni all’ordine del giorno
Lo studente sotto accusa si fa chiamare Artemis Langford; entrato a tutti gli effetti a far parte della confraternita femminile Kappa Kappa Gamma, ha fin da subito creato tensioni e imbarazzo tra le studentesse per non essersi mai fatto problemi a mostrare la propria eccitazione fisica. «Ha erezioni continue, mentre ci guarda e lo vediamo perché indossa sempre i leggins».
Che transfobiche, queste studentesse
Che bigotte, che transfobiche: si tratta semplicemente di un «pene femminile», o almeno così lo chiamano i trans-identificati e gli attivisti per i diritti trans. Vi dobbiamo spiegare proprio tutto: se un uomo si identifica come donna significa che è donna, pertanto una donna biologica ha il dovere morale di non sentirsi a disagio — pena la morte civile e il marchio indelebile della transfobia — di fronte all’organo riproduttore maschile del trans in questione. Anche se questo appare in evidente stato di eccitazione. Provate, voi maschi etero, a girare in mezzo alle donne con un’erezione, e vedrete cosa accade: ma se lo fa un uomo travestito da donna, è tutto regolare.
La denuncia
Per le consorelle della Kappa Kappa Gamma, invece, la situazione non ha nulla di regolare ed è scattata la denuncia all’ateneo. Anche perché gli exploit del signor Langford non si limitano agli stati di eccitazione genitale: secondo quanto riferiscono le giovani, lo studente trans avrebbe anche scattato foto delle ragazze mentre dormivano e una notte si sarebbe rifiutato di uscire dalla camera di alcune studentesse. Risulta chiaro che qui non si tratta di un problema di transfobia delle ragazze, ma dell’interesse morboso e perverso di Langford nei confronti delle stesse. «Più che transgender, sembra un uomo che fa finta di esserlo per poter vivere con delle donne», denunciano le ragazze. «Ogni sguardo e ogni azione ci mettono in soggezione, ci sentiamo vittime di violenza e abbiamo paura di stare in casa».
Cristina Gauri
2 comments
MA QUALE FROCIO, QUESTO E’ ‘N DRITTO DE GNENTE !!!
‘MMAZZA CHE PARACULO, OH !!!
A star con lo zoppo impari a zoppicare, a star con le donne impari a … !