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Transgender dà alla luce bimbo: “Ma non voglio essere chiamato madre”

by Ilaria Paoletti
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Londra, 25 sett – Un uomo transgender, ovvero una donna che ha intrapreso il percorso per diventare uomo ma che è stata comunque in grado di concepire, ha partorito. Ma non vuole essere descritto come “madre” nei certificati, e ha portato avanti la sua battaglia davanti ai giudici.

“Padre” o “genitore”

Freddy McConnell, 32 anni, originario di Deal, Kent, vuole essere registrato come “padre” o “genitore”. E oggi un giudice si è pronunciato contro di lui dopo aver analizzato la la sua richiesta in un processo alla High Court di Londra. Sir Andrew McFarlane, presidente della divisione famiglia della High Court, ha avuto modo di sentire l’istanza del signor “mamma” McConnell che è un genitore single, nato donna ma che ora vive come uomo dopo un intervento chirurgico. McConnell era in grado biologicamente di rimanere incinta e dare alla luce un bambino, ma è diventato legalmente un uomo solo dopo che suo figlio  bambino è nato. Secondo la legge inglese (e anche il buonsenso) chi partorisce deve essere registrato come “madre”.

Ma la legge è un’altra

Così mamma Freddy non ha retto questo “affronto”, e ha intrapreso un’azione legale contro l’Ufficio del registro generale, che gestisce la registrazione delle nascite e delle morti in Inghilterra e Galles. “Esiste una differenza sostanziale tra il genere di una persona e il suo status di genitore“, ha dichiarato Sir Andrew, nella sentenza. “Essere una “madre”, mentre finora era sempre associato all’essere femmina, è lo status concesso a una persona che subisce il processo fisico e biologico di portare avanti una gravidanza e partorire”. Continua il giudice nelle motivazioni: “È ora possibile dal punto di vista medico e legale per un individuo, il cui genere è riconosciuto dalla legge come maschio, rimanere incinta e dare alla luce il proprio figlio”. Ma, ammonisce il giudice, “mentre il genere di quella persona è “maschio”, il suo stato genitoriale, che deriva dal suo ruolo biologico nel dare alla luce, è quello di “madre”.

Ma Freddy non si arrende e lo fa sapere  attraverso i suoi legali: “L’uguaglianza non dovrebbe avere un prezzo, ma questo caso ha richiesto tre anni, ore di lavoro e manodopera, attenzione pubblica e tuttavia i tribunali non sono ancora riusciti ad aiutare questa famiglia a definire correttamente la sua struttura. Speriamo che anche altri ci appoggino e cerchino di allineare la legge britannica con altri Paesi più progressisti“.

Ilaria Paoletti

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5 comments

Commodo 25 Settembre 2019 - 8:07

Psicopatici e sporcaccioni privi di reputazione. L’ elettorato ideale della “senatrice” Cirinnà…..

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Transgender dà alla luce bimbo: "Ma non voglio essere chiamato madre" | NUTesla | The Informant 25 Settembre 2019 - 9:05

[…] Author: Il Primato Nazionale […]

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Jos 26 Settembre 2019 - 1:42

..che bel mondo da neurodeliri lasceremo per le future generazioni…

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ugo 27 Settembre 2019 - 11:20

Ma quante cretinate riescono a condensare in meno di mezza pagina di affermazioni? Anche questa è una dote, no? E dire che “è gente studiata”!

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Il trans che non voleva essere chiamato mamma perde la causa: "Chi partorisce è madre" | NUTesla | The Informant 16 Novembre 2020 - 9:11

[…] McConnell è un genitore single: è nato donna ma ora vive da uomo dopo un intervento chirurgico. Dieci giorni dopo essere diventato legalmente un uomo, ha avuto accesso allo sperma di un donatore e, poiché aveva deciso di mantenere il suo utero, era nella posizione di essere un “uomo incinta”. McConnell, un giornalista multimediale che lavora per il Guardian, ed è stato biologicamente in grado di rimanere incinta nel 2017. Quando ha partorito nel 2018, era quindi legalmente un uomo.Voleva quindi essere registrato come padre o genitore, ma la legge inglese sostiene ancora che le persone che partoriscono siano registrate come madri. […]

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