Roma, 23 ott – E se i dati dei ricoveri dovessero peggiorare? “Lockdown solo per non vaccinati”. E’ il nuovo piano dell’Austria per contrastare il lockdown. Una trovata piuttosto astrusa, di ardua applicazione e inevitabilmente destinata a far discutere. Sta di fatto che il governo di Vienna – composto da Popolari e Verdi – teme un aumento dei contagi durante la stagione invernale e allora, se l’incremento andrà di pari passo con un peggioramento dei dati dei ricoveri, ecco che prevede di far scattare nuove chiusure unicamente per chi non si è sottoposto al vaccino.
Quando scatta il lockdown per non vaccinati in Austria
Ma quando scatterebbe il nuovo lockdown? Nel caso in cui i posti occupati in terapia intensiva dovessero raggiungere o superare il 30%. “Stiamo per imbatterci in una pandemia di non vaccinati, la maggior parte dei pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati contro il Covid-19: deve essere chiaro a queste persone che hanno una grande responsabilità, abbiamo troppi procrastinatori ed esitanti, troppi che non sono riusciti a farsi vaccinare, vaccinatevi”, ha dichiarato il cancelliere austriaco, Alexander Schallenberg.
Secondo il ministro della Sanità, Wolfgang Mückstein, al momento però la situazione austriaca non desta preoccupazioni eccessive. Dunque queste nuove misure restrittive per contenere la diffusione dei contagi non verranno adottate nell’immediato. “Stiamo parlando del futuro”, ha detto Mückstein.
Il cervellotico “green pass” austriaco
In Austria non è previsto un green pass all’italiana, è stata però introdotta una cervellotica “regola 3G”, ovvero: geimpf (vaccinati), genesen (guariti da sei mesi), getestet (testati). Si prevedono in pratica vari livelli di allerta in base al numero di pazienti ricoverati. Al momento l’Austria – in base a questi parametri – è al livello 1, con 224 persone in terapia intensiva. Con 400 pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva si passerebbe al livello 3. Mentre con 500 ricoverati scatta il livello 4: allora anche per accedere al posto di lavoro – così come negli alberghi, agli eventi e nei ristoranti – sarà necessario essere vaccinati o guariti. A quel punto non sarà più considerato valido nemmeno il tampone negativo.
Alessandro Della Guglia
6 comments
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Non è un problema.
Ce ne stiamo in #Italia
Anche se invero l’estate scorsa in Austria c’ero e nessuno cagava il virus.
Mascherine?
Solo negli studi medici e da nessun altra parte guardavano come marziani i boccaloni con la mascherina all’aperto e anche al chiuso.
Probabilmente le case farmaceutiche alla fruta hanno alzato la pressione sui loro burattini.
“Non tutti i mali vengono per nuocere”.
Se davvero approveranno questa follìa, voglio vedere che succederà con – eventualmente – non-vaccinati chiusi in casa completamente sani e le terapie intensive piene sì, ma di vaccinati! Forse qualcuno inizierebbe a smuovere le rotelle. Finalmente.
Non c’è limite alla spudoratezza.
[…] bulgare non escludono neppure di attuare un lockdown per contenere la diffusione del Covid, seguendo le orme austriache: prima chiusure parziali soltanto per i non vaccinati, estendibili poi a tutti i cittadini se la […]