Ora Trump annuncia la svolta. Che tuttavia non consiste in una sorta di alleanza, come lasciano intendere certi titoloni, ma nella mera disponibilità a parlare per fermare il programma nucleare nordcoreano. Il candidato repubblicano ha aggiunto che cercherebbe anche di spingere la Cina a contribuire allo sforzo per fermare il programma nucleare nordcoreano: “Metterei un sacco di pressione sulla Cina, perché economicamente abbiamo un enorme potere sui cinesi”. In risposta alle dichiarazioni del candidato repubblicano, Hillary Clinton ha fatto notare “la bizzarra fascinazione per gli uomini forti stranieri” di Trump. Clinton inoltre, attraverso un suo portavoce, ha affermato che la politica estera di Trump “non ha senso”. Intanto il leader nordcoreano ha appena promosso ministro degli Esteri Ri yong-ho, un diplomatico che in passato è stato il capo delegazione di Pyongyang al tavolo dei “colloqui a sei” (Nord Corea, Sud Corea, Usa, Cina, Russia e Onu). Buon segno? Vedremo.
Roberto Derta
2 comments
So di scandalizzare molti camerati, ma quest’uomo mi piace sempre di più.
Non mi scandalizzi, ma ricordo che è pur sempre un capitalista liberale.