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Trump difende il 17enne che ha ucciso due antifascisti a Kenosha: “Lo hanno attaccato, sarebbe stato ucciso”

by Eugenio Palazzini
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Trump, Kenosha

Roma, 1 set – Nessuna condanna, Donald Trump difende il ragazzo di 17 anni che nella città di Kenosha, in Wisconsin, ha sparato con un fucile semiautomatico a due manifestanti antifascisti (uccidendoli) durante i ripetuti scontri andati in scena la scorsa settimana. “Ci sono delle indagini in corso – ha dichiarato il presidente Usa – ma quando ha tentato di fuggire lo hanno attaccato in maniera molto violenta: probabilmente sarebbe stato ucciso“. Dunque secondo il tycoon, Kyle Rittenhouse ha sparato per evitare un probabile linciaggio.

L’episodio

Cosa che in effetti sembrerebbe dimostrata da alcuni video. Certo, non si può dire con certezza se altrimenti il 17enne sarebbe stato ucciso, semmai non se la sarebbe cavata con due semplici graffi visto che decine di ben poco pacifici antifa lo stavano inseguendo e lo hanno aggredito colpendolo con diversi oggetti contundenti (tra cui uno skateboard). Di sicuro insomma Rittenhouse non ha aperto il fuoco in maniera indiscriminata e la tesi dell’omicidio premeditato è ardua da sostenere. Tra l’altro, dopo aver sparato, lo stesso giovane si è incamminato a mani alzate verso i mezzi della polizia per consegnarsi, ma sul momento gli agenti lo hanno incredibilmente ignorato. Rittenhouse è stato arrestato successivamente e accusato di omicidio volontario.

Leggi anche – Sparatoria Wisconsin, vi spieghiamo cosa è successo oltre le bufale degli antirazzisti (Video e Foto)

Trump invoca ancora Law & Order

Sta di fatto che Trump al momento non ha intenzione di condannarlo e ha ribadito la sua intenzione di impiegare la Guardia nazionale per impedire nuove violenze. “Abbiamo bisogno di ordine nelle nostre città. Per questo sono pronto a schierare gli uomini della Guardia nazionale“, ha detto durante la conferenza stampa il leader della Casa Bianca. “C’è una guerra contro le forze dell’ordine. I democratici hanno perso il controllo e sono in mano alla sinistra radicale, alla criminalità, e i loro sindaci si rifiutano di mettere i rivoltosi in carcere. Invece quello che serve è tolleranza zero contro l’anarchia e la violenza: quello di cui abbiamo bisogno è ordine, altrimenti la democrazia è morta”, ha tuonato il presidente degli Stati Uniti.

Eugenio Palazzini

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4 comments

alexandro12 1 Settembre 2020 - 8:00

Beh, certo non poteva aspettare di essere ucciso per reagire…Visto l’andazzo, è molto probabile, invece, che lo avrebbero fatto a pezzi. Dopotutto, stiamo assistendo ad una vergognosa campagna mediatica di legittimazione di atti generalmente ritenuti riprovevoli, ma, se compiuti da afro-americani – giustificati. In conseguenza di ciò, molte persone si sono macchiate di crimini atroci – omicidi, stupri e quant’altro –
potendo sfruttare dei meccanismi di disimpegno morale determinatisi dall’appoggio incondizionato di media mainstream e white liberal. Qualche giorno fa, un ragazzo afroamericano ha giustificato lo stupro di una ragazza bianca rivangando l’istituto della schiavitù. Una giovane donna bianca è stata uccisa per aver semplicemente detto che a contare era la vita di tutti. Evidentemente per i razzisti BLM è chiaro che a contare è la vita dei neri mentre quella dei bianchi non conta un cazzo! Evviva…

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Raffo 1 Settembre 2020 - 10:29

Difendere la propria vita non è mai un crimine………in nome di un buonismo ipocrita i democratici stanno consegnando intere città degli USA in mano alla criminalità ignobile, sia essa bianca, gialla,nera o verde che sia……..presunte bande pacifiste alla caccia di bianchi e neri purché siano sostenitori di Trump………come dicono a Sky pd 24 se un manifestante bianco viene ucciso se la è cercata poiché se sostiene Trump risulta di estrema destra……..al peggio non c’è fine,come alle ignobili idee comuniste. Da vomito.

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jenablindata 2 Settembre 2020 - 1:51

….
si è gia visto come va quando questi branchi di sfondatori di crani
da strada aggrediscono qualcuno:
lo avrebbero ucciso a calci o nel migliore dei casi ne sarebbe uscito con danni cerebrali permanenti
come è già successo centinaia di volte.

io in quella situazione non mi ci sarei messo,ovviamente…
sto ben lontano dai tumulti.
ma visto che lui c’era,ed è stato inseguito e aggredito,che cosa avrebbe dovuto fare?
è già tanto che ci siano stati “solo” due morti.

perchè sempre io,
se sono in una situazione del genere e non ho via di uscita,DIFENDO LA MIA VITA:
e se ho un fucile mitragliatore in mano ne lascio per terra CINQUANTA,non due.

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Benedetto Mancuso 2 Settembre 2020 - 1:13

Sarebbe stato ucciso o avrebbero potuto lasciarlo menomato visto che in certe aggressioni da parte di queste bestie,non contente continuavano a prendere la vittima a calci in testa.
Più che uccidere sarei per le armi caricate a sale in casi di estrema difesa.

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