Non solo, Trump ha prima bocciato l’Obamacare, la riforma sanitaria voluta da Obama, con un tranciante: “la abolirò e la sostituirò”. Per poi tornare sul tema immigrazione: “la violenta atrocità”, all’università dell’Ohio, ”dimostra la minaccia alla sicurezza creata dai nostri molto stupidi programmi sui rifugiati politici‘, ha detto il tycoon riferendosi al recente attentato di uno studente somalo, verosimilmente ispiratosi alla propaganda dell’Isis, che ha causato 11 feriti.
Trump è poi tornato sul tema immigrati provenienti dalla aree in cui è forte il jihadismo: “Non sappiamo chi sono, da dove vengono, cosa pensano, li terremo fuori dal Paese”. Nella prima tappa del suo “Thank you tour”, organizzato per ringraziare i cittadini degli “swing states”, gli Stati storicamente in bilico che lo hanno votato a maggioranza, Trump è sembrato tornare ai toni e alle promesse che ne hanno caratterizzato la campagna elettorale. “Il globalismo è meraviglioso, ma ora vogliamo concentrarci sulla nostra comunità nazionale. Metteremo l’America davanti a tutto e la faremo di nuovo grande”, ha tuonato il tycoon dal palco del comizio. Specificando infine che le critiche per la nomina di ministri miliardari non lo toccano: “Sanno come fare i soldi, un’abilità che sarà utile al mio governo”.
Eugenio Palazzini
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