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Trump riscrive la storia: “L’influenza spagnola fece finire la seconda guerra mondiale”

by Eugenio Palazzini
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Trump, gaffe

Roma, 11 ago – L’influenza spagnola? “Probabilmente fece finire la seconda guerra mondiale”. E’ quanto dichiarato da Donald Trump, che ha toccato così l’apice delle castronerie storiche. Una gaffe piuttosto imbarazzante, visto che la pandemia citata dal presidente degli Stati Uniti uccise decine di milioni di persone tra il 1918 e il 1920. Sembra superfluo, per tutti ma evidentemente non per il tycoon, dover specificare che al contrario il secondo conflitto mondiale iniziò nel 1939, ovvero venti anni dopo. Trump si è forse confuso con la precedente Grande Guerra? Fosse pure così, avrebbe in ogni caso sparato una fesseria ciclopica nel sostenere che l’influenza spagnola pose fine al conflitto.

Un errore imbarazzante

Si tratta quindi semplicemente di un errore grossolano commesso dal presidente Usa durante la conferenza stampa di ieri a Washington, poi interrotta a causa degli spari fuori dalla Casa Bianca. The Donald, riflettendo sulle epidemie precedenti al coronavirus, ha affermato sicuro: “L’evento più vicino che possiamo paragonare è l’influenza spagnola nel 1917. Fu senz’altro un evento terribile, nel corso del quale persero la vita da 50 a 100 milioni di persone, probabilmente fece terminare la Seconda guerra mondiale, tutti i soldati erano malati, fu una situazione terribile”. Un funzionario del governo americano ha provato a giustificare Trump, tentando di spiegare che il leader repubblicano si riferiva appunto alla prima guerra mondiale.

Le gaffe di Trump

Va detto comunque che il presidente statunitense dimostra di avere una certa confidenza con le gaffe, a prescindere dal megafono utilizzato per spararle. Ad esempio l’estate scorsa fece notare via Twitter, erroneamente ça va sans dire, che la Luna fa parte di Marte. “Per tutti i soldi che spendiamo – scrisse Trump sul suo social preferito – la Nasa NON dovrebbe parlare di andare sulla Luna, lo abbiamo fatto 50 anni fa. Dovrebbero concentrarsi su cose più grandi, incluso Marte (di cui la Luna è parte), Difesa e Scienza”.

Eugenio Palazzini

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Giorgio 11 Agosto 2020 - 5:19

Scherza o è serio ?
Dobbiamo confidare nella peste nera, no meglio la lebbra o il vaiolo ….

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