Home » Le parole di Papa Francesco sulla morte di Dugina diventano un caso, Ucraina convoca Nunzio Apostolico

Le parole di Papa Francesco sulla morte di Dugina diventano un caso, Ucraina convoca Nunzio Apostolico

by Michele Iozzino
2 comments
papa

Roma, 26 ago – A Kiev non sono piaciute le recenti dichiarazioni di Papa Francesco. A tal punto che il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha convocato monsignor Visvaldas Kulbokas, Nunzio Apostolico in Ucraina. Nel mirino è soprattutto il riferimento del Papa alla morte di Darya Dugina.

“Il cuore ucraino è lacerato dalle parole del Papa”, Ucraina convoca Nunzio Apostolico

La scelta di convocare il Nunzio Apostolico è un fatto senza precedenti e mostra l’importanza che il governo ucraino ha dato alla questione. A sottolinearlo è lo stesso ministro degli Esteri, che parla con amarezza delle dichiarazioni del papa durante l’udienza generale dello scorso mercoledì: “Dirò con franchezza che il cuore ucraino è lacerato dalle parole del Papa. È stato ingiusto”.

Una decisione che non è stata presa a cuore leggerlo: “Abbiamo studiato attentamente la citazione completa di Papa Francesco e abbiamo deciso di convocare il Nunzio Apostolico per esprimere il disappunto dell’Ucraina”. Infatti, a provocare le reazioni di Kiev è stato in particolare un passaggio del Papa nel quale, denunciando le crudeltà della guerra, faceva riferimento alla recente morte di Darya Dugina, giornalista e analista politica russa figlia del filosofo Aleksander Dugin: “Penso alla ragazza che è volata in aria per una bomba che era sotto un sedile di una macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra. Pensiamo a questa realtà e diciamoci che la guerra è una pazzia”.

I motivi dell’ira di Kiev

Un riferimento che Kiev ha ritenuto essere problematico e fuori luogo: “La decisione di Papa Francesco di menzionare nel contesto della guerra russo-ucraina la morte di un cittadino russo sul territorio della Russia, con la quale l’Ucraina non ha nulla a che fare, provoca incomprensioni”. Sulla stessa linea è anche l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, il quale accusa il Papa di confondere fra aggressore e vittima: “Il discorso del Papa è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose, non si può parlare con le stesse categorie di aggressore e vittima, stupratore e stuprato”. Yurash ha poi rincarato la dose, chiedendosi: “Come è possibile citare degli ideologi dell’imperialismo russo come vittime innocenti?”

Michele Iozzino

You may also like

2 comments

fabio crociato 26 Agosto 2022 - 11:48

Visto che sono purtroppo trascorsi già mesi senza neppure una proposta concreta di soluzione pratica, furbo-intelligente tipo l’ avvenuta divisione della Cecoslovacchia, proporrei di cominciare non più a parlare di Ucraina, ma delle Ucraine: quella polacca, quella internazionalista yankee e quella russofona. Sarebbe anche da citare l’ Ucraina in ferie, quella emigrata, quella sporca-trafficante, ma non desidero qui complicare la questione.
Quella marionetta prezzolata di Elensky (togliamo la zeta per salvarlo da attacchi inconsulti alle devianze…), come pure qualche indegno-infame di casa ns., papalino o non papalino, non rispetta neppure la versione di un padre al quale uccidono una figlia.
Ho vissuto e ricordo una Italia flagellata dagli effetti post-guerra, prolungati, ma mai nessuno e dico nessuno, ha osato proferire parole contro gli addolorati e disperati famigliari delle vittime. Chi lo fa non è degno di essere ammesso in alcuna comunità di uomini !!

Reply
Sergio Pacillo 26 Agosto 2022 - 3:56

Bergoglio si sta convertendo.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati