Il segretario del Consiglio di sicurezza Oleksandr Turcinov definì la legge sulla “decomunistizzazione” un “momento storico”. Da allora, oltre alla messa al bando di partiti e movimenti che si rifanno al comunismo, è iniziata la demolizione dei monumenti di epoca sovietica.
“Ricordiamo che dopo la Russia – si legge nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Istituto Ucraino per la Memoria Nazionale – l’Ucraina era il paese con il maggior numero di tributi a Lenin in aree pubbliche“. Non solo monumenti demoliti però. In Ucraina, dal luglio 2015 ad oggi, sono state rinominati 51.943 vie, 25 distretti e 987 centri abitati, tutti ribattezzati o creati ad hoc durante il periodo comunista.
Eugenio Palazzini
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Da fascista quale sono, non amo nessuna forma di “damnatio memoriae”. Il che vale anche per le vestigia del comunismo. La storia non si cancella, bella o brutta che sia.
Non sono d’accordo, io di: via XXV aprile, via partigiani, via Berlinguer, via stalingrado, corso Unione sovietica ne vorrei fare a meno in Italia.
È ridicolo avere “corso unione sovietica” a Torino