Roma, 14 apr – Se dopo settimane di combattimenti la resa di Mariupol non è ancora ufficiale e oggi l’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, l’incrociatore missilistico Moskva, è stata gravemente danneggiata (solito scambio di accuse: secondo Kiev da missili ucraini, per Mosca da un’esplosione delle munizioni a bordo). Ma non è tutto, perché la Russia adesso accusa l’Ucraina di aver bombardato due villaggi russi.
Mosca: “L’Ucraina ha bombardato due villaggi russi”
“Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk”, scrive su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz. “Hanno bombardato oggi la borgata di Klimovo, danneggiando due edifici residenziali. Ci sono feriti tra i residenti locali”. Il Comitato investigativo russo, in una nota riportata dalla Tass, sostiene che gli ucraini avrebbe avrebbero compiuto nell’area sei attacchi aerei con elicotteri da combattimento dotati di armi pesanti. “Si sono spostati deliberatamente a bassa quota, effettuando almeno sei attacchi aerei su edifici residenziali nell’abitato di Klimovo, situato nel distretto di Klimovsky, nella regione di Bryansk“. Stando a quanto riferito via Telegram dal governatore della regione russa di Belgorod “il villaggio di Spodaryushino è stato bombardato dall’Ucraina”, ma “non ci sono state vittime civili”. Precisando poi che due villaggi vicini al confine sono stati evacuati.
Слeдственный кoмитет возбудил уголoвное дело по факту обстрeла украинскими военнослужaщими поселка в Брянскoй области:https://t.co/2p6GOwp0ub
Видео: Климово_32/ТАСС pic.twitter.com/PkTJU071q6
— ТАСС (@tass_agency) April 14, 2022
Kiev controaccusa: “Sono stati i servizi russi”
Kiev replica accusando “i servizi speciali russi” di aver “lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l’Ucraina”. A riferirlo è il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, citato dall’agenzia Unian. Nel cinquantesimo giorno di guerra, il copione non cambia, tra accuse e controaccuse.
Mentre non si vedono spiragli per negoziati concreti a stretto giro. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, durante una conversazione con i giornalisti a Peskov ha commentato così la dichiarazione del ministero degli Esteri turco secondo cui “non sarebbe lontano” un incontro tra Putin e Zelensky. “In linea di principio, non ci sono novità in tal senso. Abbiamo detto che il presidente non ha mai rifiutato un tale incontro in linea di principio, ma servono condizioni adeguate e un testo di documento” di accordo.
Alessandro Della Guglia