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L’Ue apre agli sconfinamenti degli agenti stranieri: un problema di sovranità

by Giuseppe De Santis
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agenti stranieri, Ue

Roma, 1 gen – I burocrati di Bruxelles insistono per dare più poteri all’Unione Europea “in gran segreto” e senza consultare i cittadini. L’ultima proposta da essi fatta consiste nel dare la possibilità agli agenti di polizia degli Stati membri poter pedinare e arrestare criminali in altri stati membri al di fuori della loro nazione di appartenenza e senza chiedere il permesso alle autorità locali. Il tutto stilando un “elenco comune di reati per i quali sono possibili inseguimenti oltre frontiera e strumenti di messaggistica sicuri che consentano agli agenti di polizia di comunicare con i loro omologhi mentre svolgono operazioni in altri paesi dell’Ue”. Bruxelles apre insomma agli sconfinamenti degli agenti stranieri.

Sconfinamenti agenti stranieri: un problema di sovranità

Questo significa che poliziotti di altri paesi Ue potrebbero operare liberamente in Italia senza l’intervento diretto delle forze di polizia italiane. Se dovesse passare questa proposta, rischierebbe di minare il principio di sovranità nazionale. Come è facile immaginare in molti hanno accolto negativamente questa proposta perché va contro questo principio di sovranità degli Stati membri.

A tale proposito l’europarlamentare forzista Fulvio Martusciello ha espresso scetticismo verso questa proposta e motivato la sua posizione col fatto che le polizie degli stati nazionali possono indagare senza aver bisogno di rinforzi. “Aspettiamo la proposta definitiva – ha detto Martusciello a Il Giornale – e ci muoveremo per far rispettare il principio della sovranità dello Stato, al quale non consentiremo deroghe”.

Anche l’europarlamentare leghista Annalisa Tardino si è dimostrata scettica spiegando che la collaborazione tra polizie di diversi paesi è desiderabile, ma nel rispetto della sovranità di ogni singolo stato. “L’esigenza di una maggiore cooperazione e collaborazione tra forze di polizia di differenti Paesi è sicuramente auspicabile, ma sempre nel rispetto delle rispettive competenze a livello nazionale, senza sconfinamenti o sovrapposizioni“, ha dichiarato Tardino a Il Giornale. “Parlare di ‘Fbi europea’, oggi, ci sembra eccessivo”. Dunque “lavoreremo in Parlamento e presenteremo le nostre proposte per migliorare il pacchetto di misure presentato, nel tentativo di mantenere gli obiettivi, che sono condivisibili, ma – ha spiegato l’eurodeputata – correggendo tutte le forzature”.

Giuseppe De Santis

 

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1 commento

fabio crociato 2 Gennaio 2022 - 12:36

Per guardie e ladri i confini sono mai esistiti?

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