Budapest, 20 gen – Qui da noi le favole Lgbt vengono lette a scuola direttamente dalle drag queen, in Ungheria, invece, il governo di Viktor Orbán ha ordinato a un editore di inserire un “disclaimer” circa i contenuti non ortodossi.
Il libro di favole Lgbt e il “disclaimer”
Pietra dello scandalo è stato il libro per bambini dal titolo petaloso Wonderland Is For Everyone (in ungherese Meseország mindenkié – Il paese delle meraviglie è per tutti), libro di favole per bambini ma a tema Lgbt. La storia prevede una cerbiatta alla quale viene concesso il desiderio di diventare un cervo. Un principe, in un’altra storia, sposa un altro principe. Insomma, la classica commedia delle parti in cui – casualmente – tutte le parti sono interpretate da personaggi gay o gender confusi. Non manca comunque anche un personaggio simile a Biancaneve, ribattezzata Leaf Brown perché ha la pelle scura, e ruoli dedicati a disabili e rom.
Verrà applicato a tutti i libri simili in Ungheria
Secondo la Reuters, il disclaimer in Ungheria sarà applicato a tutti i prodotti simili: ovvero quelli che contengono “comportamenti non coerenti con i ruoli di genere tradizionali“. Senza un tale avviso, secondo il governo di Orban, i lettori sarebbero “fuorviati”. “Il libro è venduto come una favola, così viene definito in copertina ed è progettato di conseguenza, ma nasconde il fatto che descrive un comportamento incoerente con i ruoli di genere tradizionali“, si legge in una nota del governo. Nello specifico, il pregevole libretto Wonderland Is For Everyone è stato realizzato dal gruppo lesbico Labrisz. Insieme a un altro gruppo, che si chiama LGBTQ Hatter, ora hanno deciso di fare causa al governo per il disclaimer imposto.
Ilaria Paoletti
3 comments
ma proibisci stammerda e basta.
[…] membri della società”. Già lo scorso gennaio il governo di Orban aveva ordinato a un editore di inserire un “disclaimer” per i contenuti giudicati troppo a tema Lgbt. Ovvero per tutti quelli che contengono […]
[…] membri della società”. Già lo scorso gennaio il governo di Orban aveva ordinato a un editore di inserire un “disclaimer” per i contenuti giudicati troppo a tema Lgbt. Ovvero per tutti quelli che contengono […]