Siamo ancora alle ipotesi fantascientifiche? Può darsi, eppure Xinhua ritiene esatta l’analisi del Libro bianco della Difesa sudcoreana riguardo il Taepodong-2, da cui è derivato l’Unha-3, un missile a lungo raggio la cui gittata sarebbe di circa 10mila km. Seoul parla inoltre per la prima volta di un imponente numero di devastanti armi nucleari in dotazione ai coreani del nord, avendo Pyongyang migliorato in modo significativo il proprio arsenale dal primo test nucleare del 2006. Secondo il rapporto sudcoreano, riporta sempre Xinhua, la Corea del Nord adesso avrebbe in dotazione circa 40 chilogrammi di plutonio, prodotti nel suo impianto nucleare principale di Yongbyon.
Se, volendo comunque mantenerci scettici, pare ancora poco credibile un attacco nordcoreano alla prima potenza militare del mondo, i dati diffusi non sembrano comunque trascurabili. Ed è forse lungo il 38º parallelo che la situazione pare farsi sempre più tesa, basti pensare all’attuale differenza di arsenali tra le due Coree. Il Nord conta un milione di soldati e altrettanti riservisti, 4200 carri armati, 7900 pezzi d’artiglieria, 2500 blindati, 1500 aerei da guerra, 770 navi e tre siti atomici segreti. Il Sud un esercito di 560 mila effettivi, 2360 carri armati, 5180 tra missili e cannoni, 2400 blindati, 883 aerei e 174 navi da guerra. Le barzellette è preferibile sprecarle il meno possibile.
Eugenio Palazzini