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Siria e Iraq: gli Stati Uniti non accoglieranno più profughi

by Roberto Derta
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Obama profughi

Nonostante le promesse di Obama, il Congresso vota contro: gli Usa non accoglieranno profughi

Washington, 20 nov – La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti blocca l’ingresso di profughi siriani e iracheni negli Usa. Con un voto che ha visto prevalere le posizioni dei repubblicani (in maggioranza), ma anche di 47 democratici che hanno votato contro le indicazioni del presidente, viene sconfessata la sua linea in materia. Dopo i tragici fatti di Parigi, il Congresso non sembra così dar peso alla minaccia di Obama di esercitare il diritto di veto.

Non che il titolare della Casa Bianca avesse chissà che progetto in testa: lo scorso settembre si era detto disponibile ad accogliere non più di 1500 profughi quest’anno per un massimo di 10mila da qui al prossimo ottobre. Una cifra quasi simbolica viste le dimensioni del fenomeno, sull’insorgere del quale gli Stati Uniti hanno peraltro non poche responsabilità, come ammesso pur a denti stretti anche da Tony Blair poco tempo fa.

“È offensivo pensare che vogliamo stigmatizzare i rifugiati, ma se leggiamo il disegno di legge si trova un semplice processo di controllo da aggiungere a quello esistente”, ha spiegato il “dissidente” democratico Sean Patrick Maloney. In base alla legge approvata, ogni singola richiesta dovrà essere valutata dal direttore dell’Fbi, dal segretario del dipartimento di sicurezza interna e dal direttore dell’intelligence. Un percorso a ostacoli capace, potenzialmente, di portare a zero il numero di profughi che Washington accoglierà.

“Se le nostre forze di sicurezza e l’intelligence non potranno verificare che ogni persona non è una minaccia alla sicurezza, non dovrebbero essere accettati”, sottolinea lo speaker del Congresso, il repubblicano Paul Ryan.

La legge dovrà passare al vaglio del Senato, anch’esso a maggioranza Gop, dove è probabile che si ripeta l’ammutinamento da parte di alcuni democratici.

Roberto Derta

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