Roma, 18 ago – Previsto un vertice trilaterale tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Il tema al centro del vertice

L’incontro dovrebbe andare in scena oggi, a Leopoli. Il tema, com’è facile intuire, è l’andamento della guerra in Ucraina ed in particolar modo il nodo dell’esportazione di grano. Erdogan sta da tempo cercando di accreditarsi come mediatore fra gli interessi russi e quelli occidentali. Prova ne è l’accordo sul grano firmato lo scorso 23 luglio a Istanbul da Russia e Ucraina (anche se separatamente) alla presenza dell’Onu, grazie al quale era stata garantita l’esportazione per i mercati globali di 25 tonnellate di grano.

Sulla scia di questa intesa, Zelensky ed Erdogan discuteranno proprio dell’effettivo funzionamento dei corridoi nel Mar Nero per l’esportazione dei cerali dai porti ucraini. Il summit non si limiterà soltanto a ciò, anzi il tema principale sarà quello di trovare soluzioni diplomatiche al conflitto fra Mosca e Kiev.

La scaletta

Come riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, Erdogan sarebbe già arrivato a Leopoli, luogo dell’incontro. Prima dei colloqui, il presidente turco si recherà in visita al cimitero storico di Lychakiv, dove deporrà una corona di fiori. Dopo tale visita, ci sarà inizialmente l’incontro bilaterale tra Zelensky ed Erdogan, successivamente si terrà quello trilaterale al quale parteciperà anche il segretario generale dell’Onu, Guterres. A seguito dei colloqui si terrà una conferenza stampa congiunta.

L’ultimo faccia a faccia tra Zelensky ed Erdogan risale al 3 febbraio, ovvero prima dell’invasione da parte russa dell’Ucraina. Non è chiaro in che modo e a quali condizioni la Turchia vorrebbe arrivare ad una mediazione fra Mosca e Kiev. Per l’ex cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, la precedente intesa sul grano già rappresenterebbe un segnale incoraggiante per un eventuale cessate il fuoco. Di certo Erdogan, che il 5 agosto aveva incontrato Putin a Sochi, si muove in un campo difficilissimo fra equilibrismi e interessi contrapposti.

Michele Iozzino

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1 commento

  1. E’ pazzesco, la Ucraina con Zelensky non esiste più (se mai esisteva dopo il Gorby “salva tutto”), chiunque può, vuole e deve fare quello che meglio ritiene. Alla faccia del popolo, nobile bue.

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