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Fiorentina-Juventus, amiche mai. Breve storia di una rivalità ormai secolare

by Marco Battistini
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Roma, 5 nov – Firenze, città dell’arte. Torino, centro dell’automobile. La prima, famosa per il suo Genius loci, custodito tra monumenti e musei. La seconda perno occidentale del triangolo industriale, motore economico dello Stivale. Entrambe – semplicemente – hanno fatto la storia d’Italia. Anche nel calcio. Dopo i derby regionali disputati nella giornata di ieri (Salernitana-Napoli e Atalanta-Inter) l’incrocio tra viola e bianconeri accende l’undicesima giornata del campionato di Serie A. Ma al di là di quello che saprà raccontarci il rettangolo verde, Fiorentina-Juventus è la narrazione di una rivalità divenuta ormai secolare.

Firenze, un…dici nulla?

Correva l’anno 1928, ultima stagione strutturata sul doppio girone. Il pallone apriva le danze sul finire di settembre per terminare ogni disputa in estate avanzata. L’Inter era appena diventata Ambrosiana, la rivale cittadina del Genoa si chiamava Dominante e la Fiumana faceva accorrere gli appassionati quarnerini al Comunale del Littorio. Tra le novità, due promosse d’ufficio: Venezia e, appunto, Fiorentina. La Viola, fondata solamente due anni prima, si ritrovò quindi in una categoria inadeguata al valore del proprio organico. Fu così che nelle prime battute del campionato la spietata Juventus rifilò undici reti ai toscani. “Firenze, un…dici nulla?” titolò ironicamente un giornale locale. Proprio in quella goleada possiamo quindi trovare il seme dell’antipatia – per usare un eufemismo – che divide gigliati e bianconeri.

L’altra goleada e lo scudetto del 1982

Consolidata la propria presenza nella massima competizione nazionale la Fiorentina nei primi anni cinquanta cade ancora in maniera fragorosa nel domicilio dei torinesi. Un sonoro 8-0 arrivato inaspettatamente in un buon periodo di forma della squadra allenata dal Dottore Fulvio Bernardini. I toscani si rifaranno nel maggio ‘69. Ossia conquistando matematicamente il loro secondo scudetto proprio in casa degli eterni rivali.

Passiamo al 1981/82. Cinquantesimo torneo a girone unico, primo in cui viene permessa la sponsorizzazione delle maglie. Fiorentina e Juventus arrivano all’ultimo turno appaiate in testa alla classifica. Trasferta a Cagliari per i viola, impegnata in quel di Catanzaro la Vecchia Signora. Ciccio Graziani si vede annullare una rete, mentre in Calabria Brady non sbaglia il rigore concesso a pochi minuti dal termine. Polemiche e querele, con il regista Zeffirelli che etichetta Boniperti come mafioso americano. Il tricolore si tinge di bianconero, per Madama è il ventesimo titolo.

Fiorentina-Juventus: 95 anni di rivalità

Ennesimo capitolo: Coppa Uefa, 1990. Prima finale tutta italiana in una competizione europea. Nel doppio confronto la Juventus si aggiudica il trofeo continentale (3-1 all’andata, pareggio ad occhiali nel ritorno) tra le proteste degli uomini di Graziani per decisioni arbitrali non proprio imparziali – a detta degli sconfitti. La cessione di Roberto Baggio – resa pubblica all’indomani del trionfo piemontese – aggiungerà (moltissimo) pepe alla vicenda.

Altri sgarbi di mercato più recenti – Bernardeschi, Chiesa, Vlahovic – hanno tenuto in vita questa (quasi) secolare rivalità. Nel mezzo sorrisi toscani. La splendida rimonta del 2013 (dal parziale di 0-2 al 4-2 maturato nell’ultima mezz’ora grazie alla tripletta del Pepito Rossi) e il pesantissimo 0-3 di Torino del dicembre 2020. Per non tornare alla mitraglia di Batistuta in chiusura di millennio. Questa sera ci saranno in palio punti importanti per l’Europa e in ottica scudetto. Fiorentina-Juventus, amiche mai. Amiamo il calcio (anche) per questo.

Marco Battistini

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