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Retro Gaming: Il Ritorno dei Grandi Classici

by La Redazione
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Quando si parla di gaming, si pensa immediatamente a un’industria moderna, caratterizzata da un’implementazione costante di nuove tecnologie, grafiche sempre più realistiche e tempi di risposta delle piattaforme minimi.

Questa sembra una descrizione abbastanza accurata della situazione attuale, in cui software house e produttori di console uniscono le forze per concedere ai giocatori un’esperienza di gioco che, solo 10 anni fa, sarebbe parsa quasi impossibile.

Tutto ciò si deve non solo ai visionari protagonisti materiali di questa rivoluzione gaming, come i developer, ma anche agli investitori che, comprendendo le potenzialità di questo settore, vi hanno incanalato preziose risorse.

Ma allora perché, nonostante gli sforzi di portare il futuro nel presente, stiamo assistendo a un ritorno al passato, con quello che potrebbe essere definito un rinascimento del retro-gaming?

I dati del mondo del gaming

Solo nel 2023, il valore dell’intera industria ha raggiunto i 300 miliardi di dollari. Diversi fattori hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo storico, primo tra tutti il mobile gaming.

Lo smartphone è oramai uno dei device generalmente più utilizzati, a prescindere dalla fascia d’età o dalla generazione a cui si appartiene. Tuttavia, per i più giovani costituisce in primis la porta al mondo online, come i social, ma è allo stesso tempo anche una piattaforma su cui giocare.

Dei 3 miliardi di giocatori, una buona fetta preferisce software pensati per i dispositivi mobili. A portarsi a casa il trofeo di giochi preferiti ci sono i free-to-play, scaricabili gratuitamente e che magari prevedono l’utilizzo di denaro solo per ottenere oggetti cosmetici, come skin per personaggi o altri premi simili.


Tra questi i più popolari sono quelli giocabili in modalità multiplayer, che permette di divertirsi con i propri amici o, più in generale, saziare la propria competitività gareggiando contro altri utenti.

Il fattore nostalgia: ritorno in auge dei vecchi giochi

Sebbene si possa pensare che i dati appena discussi riguardino, in un qualche modo, solo i giochi di più recente produzione e uscita, non è propriamente così.

Il ritrovato successo di prodotti e piattaforme classiche è direttamente collegato ai ricordi felici che li includono, fungendo quasi da macchina del tempo, permettendo di sentirsi ancora una volta dei bambini spensierati.

Prendendo in prestito un termine del gergo proprio dei giocatori, la nostalgia è l’MVP (Most Valuable Player) di questa partita.

Il fenomeno colpisce ogni branca dell’industria. Per esempio, anche nel mondo dell’iGaming si sta assistendo a un ritorno di software retrò o con un’estetica che ne richiama lo stile, al punto che gli operatori rilasciano spesso bonus casino pensati esclusivamente per questi software.

È ormai possibile trovare streamer che, utilizzando un canale moderno, portano sul web contenuti dal sapore retrò, intrattenendosi con vecchi giochi come Crash Bandicoot, Super Mario 64, ecc. Di conseguenza, anche il loro pubblico, magari troppo giovane per aver provato prodotti simili al tempo del loro lancio sul mercato, si ritrova a conoscerli e apprezzarli.

Per rispondere a questa nuova voglia degli utenti, sono sempre più frequenti i remake di importanti titoli, come Final Fantasy VII, i remaster dei vecchi classici e collezioni di titoli che hanno fatto la storia del gaming riproposte per le console più moderne.

Conclusioni

È difficile spiegare il ritorno sulla scena di vecchi giochi e console, se non si tiene conto dei meravigliosi ricordi d’infanzia a questi collegati.

Perfino i tempi di caricamento infiniti e le grafiche pixelate come quelle dei primi Pokémon conservano ancora un posto speciale nel cuore di tanti player.

Questa tendenza, però, non è più solo una finestra sul passato, ma anche sul futuro dell’industria del gaming, che si prevede continuerà a rispolverare periodicamente i grandi classici.

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