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Sanità: il confine sottile tra pubblico e privato

by Redazione
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Anche se molto spesso non ci facciamo caso, noi italiano possiamo considerarci molto fortunati in materia di sanità, visto che nel nostro Paese le cure e gli ospedali sono gratuiti. Una bella differenza rispetto a quello che accade, per esempio, negli Stati Uniti, dove la popolazione locale non può far altro che pagare di tasca propria tutte le spese mediche, che peraltro sono decisamente costose. Qualche notte di permanenza in ospedale, infatti, può comportare un esborso di parecchie migliaia di euro. La coesistenza tra la sanità privata e quella pubblica in Italia, pur con le evidenti storture che caratterizzano il sistema, è spesso presa a modello all’estero: si tratta di una realtà che vede il coinvolgimento di molteplici attori, dagli ospedali alle cliniche private, dalle farmacie alle imprese che si occupano di trasporto medicinali.

Assistenza sanitaria: la situazione in Italia

Quello privato e quello pubblico, dunque, sono i due più importanti modelli di assistenza sanitaria in vigore a livello internazionale. Da noi, è dalla fine degli anni ’70 – e più precisamente dal 1978 – che si adotta il modello del SSN, il Servizio sanitario nazionale, sulla scia di quanto avviene anche in molti altri Paesi europei. In virtù di questo sistema, è lo Stato a farsi direttamente carico di tutto ciò che ha a che fare con l’assistenza, la quale viene finanziata per mezzo del prelievo fiscale. Sono tre i principi di universalità che stanno alla base del Servizio sanitario nazionale: l’equità, l’uguaglianza e la promozione del benessere di tutta la popolazione, con riferimento non solo alla salute fisica ma anche a quella psichica.

Gli attori del sistema sanitario

Ogni volta che ci rechiamo al pronto soccorso, dal nostro medico di base o semplicemente in farmacia per acquistare un medicinale che ci è stato prescritto, diamo per scontate numerose realtà che invece scontate non sono. Per esempio, a garantire il trasporto farmaci sono aziende specializzate come DSS Bio Pharma, che si occupa di trasporti a temperatura controllata necessari quando i medicinali devono essere conservati in un certo range di temperatura. E poi ci sono i medici di famiglia, e negli ospedali gli strutturati, gli specializzandi, gli studenti di medicina: anche loro fanno parte di questo grande mondo da cui, in ultima analisi, dipendono la nostra salute e il nostro benessere. I principi di universalità del Servizio sanitario nazionale sottolineano proprio la necessità di evitare disparità di trattamento per le persone: nella cura degli individui non ci possono essere né distinzioni di carattere economico né differenza di tipo sociale.

Le assicurazioni private

In altri Paesi del mondo, però, la sanità non è pubblica ma si fonda sul modello delle assicurazioni private di malattia, in virtù del quale sono delle strutture private, e non lo Stato, a erogare l’assistenza sanitaria. Dal momento che sono i singoli cittadini a sottoscrivere le polizze assicurative che finanziano le assicurazioni private di malattia, l’assistenza sanitaria non viene garantita a coloro che sono privi di assicurazione. Negli Usa, per esempio, l’assistenza di base è garantita solo ai nullatenenti e alle persone anziane.

I modelli sanitari a confronto

Se il trasporto medicinali urgenti e molte altre attività restano quasi sconosciuti agli occhi di un normale contribuente, ciò non vuol dire che ci si possa permettere di sottovalutare la fortuna che abbiamo in quanto potenziali fruitori della sanità pubblica. I sistemi di assicurazioni private di malattia escludono molte persone (pur garantendo un servizio eccellente e tempistiche più rapide a chi si può permettere di pagare), il Servizio sanitario nazionale assiste chiunque, a prescindere dalla classe sociale o dalla possibilità di pagare, anche se in alcuni casi non garantisce il livello di efficacia auspicabile.

E in passato la sanità com’era?

Certo è che in questo ambito sono stati fatti passi da gigante, visto che fino a pochi decenni fa il malato non era concepito come al centro dell’attenzione: le attività sanitarie, infatti, si focalizzavano soprattutto sul contrastare le malattie per un fatto di pubblica sicurezza, un po’ come sta accadendo in questi mesi per la pandemia da coronavirus. È a partire dalla seconda metà del XX secolo che il concetto di sanità, in quanto cure delle malattie, ha iniziato a diventare obsoleto per lasciare il posto al concetto di salute, che è direttamente correlato al benessere degli individui.

I difetti della sanità pubblica

Una riflessione sul tema non può comunque mancare di notare i potenziali difetti della sanità pubblica, che si caratterizza per tempi di attesa troppo lunghi per l’erogazione di qualunque prestazione. Per essere più precisi, la tempestività di accesso viene assicurata dal Servizio sanitario nazionale unicamente per le prestazioni urgenti. Certo, la sanità privata presuppone costi molto più elevati, anche se poi bisognerebbe addentrarsi nel discorso delle visite in intramoenia: ma questo è davvero un altro tema, che richiederebbe inchieste e approfondimenti ben più mirati.

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1 commento

fabio crociato 20 Novembre 2021 - 7:47

Il problema sul quale articolare è la malattia, la infiammazione/degenerazione precoce, non tanto la sanità pubblica o privata… diventata un moderno cerotto dai costi oltremodo elastici!

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