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CasaPound sfonda tra gli operai. E la Fiom avvia epurazioni e corsi antirazzisti

by La Redazione
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Milano, 3 lug – Che molti operai non votino più «a sinistra» è ormai un fatto arcinoto. Ma che possano simpatizzare per movimenti sovranisti o addirittura fascisti, beh, questo proprio non è andato giù ai vertici della Fiom. I rappresentanti dei metalmeccanici della Cgil, infatti, non hanno affatto gradito che diversi loro iscritti simpatizzino per le politiche e le idee di CasaPound Italia. In particolare al Nord questo «fatto nuovo» ha portato quindi a decisioni estreme. Una delegata lombarda della Fiom, per esempio, è stata espulsa dai vertici sindacali perché fuori dai cancelli della fabbrica aveva fatto propaganda pro CasaPound. Un altro caso di è invece registrato pochi giorni fa a Vercelli, dove gli operai in protesta per il ritardo nei pagamenti da parte della loro azienda hanno chiesto l’aiuto e il sostegno proprio di CasaPound. Il tutto si è concretizzato in un solo striscione esposto durante le proteste, ma tanto è bastato per mettere in imbarazzo la Fiom.
Ma non è finita qui. Perché, oltre alle epurazioni in pieno stile sovietico, la Fiom lombarda ha addirittura avviato una specie di campi di rieducazione. Solo che non manderà gli operai dissidenti in Siberia, ma si limiterà a farli presenziare a corsi su antifascismo e antirazzismo (e quasi non si sa che cosa sia peggio…). Così fotografa la situazione Alessandro Pagano, segretario regionale della Fiom: «È capitato, per esempio, che durante un’assemblea ci siamo sentiti dire che [il tema dei “migranti”] non è una priorità, che il sindacato non deve occuparsene. Anche tra i nostri delegati si stanno facendo strada letture della realtà preconfezionate e semplificatorie, atteggiamenti di difesa preventiva che non hanno mai fatto parte della nostra cultura. E qui in Lombardia notiamo che, sebbene non del tutto nuovi, certi atteggiamenti nel mondo dei lavoratori si stanno allargando velocemente».
Poi Pagano, dietro le solite rassicurazioni, conferma che tali corsi sono esattamente quello che sembrano: «Non è un indottrinamento, l’obiettivo è fornire gli strumenti per conoscere la realtà e poterla affrontare. Infatti, oltre ad ascoltare gli stessi lavoratori, a farci raccontare anche le loro paure, offriamo loro incontri con esperti di diverse materie per fare in modo che se, per esempio, alla macchinetta del caffè si parla di barconi nel Mediterraneo i nostri delegati sappiano cosa è vero e cosa è falso». E quello che è vero lo decidono, come al solito, i commissari para-sovietici della Fiom. Altrimenti, è ovvio, via alle epurazioni.
Non si è dunque fatta attendere la replica di CasaPound, attraverso la portavoce milanese Angela De Rosa: «Quello che è successo è veramente inaudito. È evidente che la Fiom non tollera le idee dissidenti tra i suoi iscritti e di conseguenza opera grottesche purghe staliniane che pensavamo consegnate per sempre alla pattumiera della storia. È altresì assurdo – prosegue De Rosa – che di fronte a una realtà che non piace alla maggioranza degli italiani, e quindi neppure a molti operai, i sindacalisti di sinistra se la vadano a prendere con CasaPound, spauracchio buono per tutte le stagioni, soprattutto per chi sostiene ancora oggi un antifascismo residuale e ormai anacronistico. Da parte nostra – ha concluso De Rosa – continueremo a stare come sempre al fianco dei lavoratori, ormai abbandonati da una sinistra che ha preferito loro immigrati e minoranze di ogni sorta».
Vittoria Fiore

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6 comments

Barone rosso 3 Luglio 2018 - 6:15

Credo che sia giunto il momento di chiamare questa gente con il loro nome; liberali, sia pur di sinistra ma liberali. Così si spiega quella voragine che si è aperta a sinistra con la liquidazione del PCI. Colmarla credo spetti proprio a Casapound, in quanto erede di quel socialismo nazionale che si poneva a metà tra le idee socialdemocratiche e comuniste, entrambe sconfitte dalla storia.

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angelo 3 Luglio 2018 - 9:46

Quoto al 100% De Rosa…

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Valentino 4 Luglio 2018 - 1:52

Casa pound si ispira totalmente all ideologia fascista che non accetta chi la pensa diversamente da loro ed è molto nostalgica delle brigate nere e x mas che usava la violenza come modalità per imporre la loro ideologia.
Il fascismo esiste ancora .
Per chi usa la propria testa e va a rivedere la storia(quella vera non quella dei figli del duce e adolf) si accorgeredde che si stanno ripetendo le stesse situazioni che hanno portato al potere i due regimi piu schfosi fascsmo e nazismo .
Purtroppo il basso livello culturale, ignoranza e maleducazione sono evidenti nella nostra società che è ben rappresentata da chi ci sta governando.
Italiani stupidi

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Lelio 5 Luglio 2018 - 1:18

Fortuna che abbiamo Valentino, il mondatore delle brutture del mondo! E guarda caso ne individua solo 2 che arrivano a schifarlo: fascismo e nazismo, visto che l’ideologia comunista, come tutti sanno, è stata apportatrice di pace sociale e regimi libertari e illuminati. Quando non si sa di che si parla si fa più bella figura a stare zitti invece che offendere un intero popolo giudicandolo stupido per vili questioni ideologiche.
Prima riposa Valentino e poi forse, più lucido, guarda cosa hanno combinato fin’ora i tuoi “compagni”!

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Sergiuslictor 5 Luglio 2018 - 9:03

La velocità cognitiva di tal Valentino é espressa benissimo dal suo nome. Per il resto speriamo che le zecche prendano l’opportuna dose di ddt qual é il socialismo di stampo nazionale di Casapound. E uun bel dì vedremo quelli che avranno capito troppo lentamente saltare di nuovo sul carro delle idee d’avanguardia.

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