Roma, 14 gen – L’emorragia in casa Cinque Stelle non si arresta. Il movimento che due anni fa era il primo partito in Italia, è in caduta libera nei consensi e continua a perdere pezzi. Oggi un altro parlamentare ha infatti detto addio, passando al Gruppo Misto. Si tratta di Santi Cappellani, deputato fortemente criticato per non aver versato le restituzioni al M5S, perché a suo dire aveva smarrito la password di accesso al sistema per effettuare i versamenti. A comunicare lo strappo di Cappellani è stato il vicepresidente della Camera Ettore Rosato.
Appena cinque giorni fa altri due deputati grillini, Massimiliano De Toma e Rachele Silvestri, erano passati al Gruppo Misto. Ma il malcontento che si respira tra gli eletti pentastellati è sotto gli occhi di tutti e non è propriamente una novità. Dall’inizio della legislatura i Cinque Stelle hanno perso per strada ben 23 parlamentari, di cui 10 senatori e 13 deputati. Alla Camera soltanto nei primi giorni del 2020 le defezioni, compresa quella di oggi, sono state 6. Uno stillicidio che a quanto pare però non sembra destinato ad arrestarsi.
Alessandro Della Guglia
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Senza santi e senza cappellani rimangono belli e fritti.
[…] movimento non si è giocato soltanto milioni di voti, ma è costretto ad affrontare anche una clamorosa emorragia: fino ad oggi infatti aveva perso per strada 24 parlamentari, dei quali 14 deputati e 10 senatori. […]
[…] movimento non si è giocato soltanto milioni di voti, ma è costretto ad affrontare anche una clamorosa emorragia: fino ad oggi infatti aveva perso per strada 24 parlamentari, dei quali 14 deputati e 10 senatori. […]