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L’idea di Sileri sul coronavirus: “Rimandare cene a casa con troppe persone”

by Ilaria Paoletti
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Sileri,viceministro della Salute

Roma, 9 giu – C’è confusione sotto questo cielo, lo sa bene Pierpaolo Sileri, vinceministro della Salute. Fu lui quello a dirci che nella Fase 2 potevamo visitare un amico purché fosse un amico vero, adesso ci dice che anche se la fase “acuta” del coronavirus è passata, si dovrebbero evitare non solo le manifestazioni, ma anche le cene a casa troppo affollate.

Sileri: “Niente cortei e cene affollate”

Intervistato da Un giorno da pecora su Rai Radio 1, il viceministro della Salute (finito recentemente sotto scorta) dichiara: “La fase acuta è passata con tantissimi malati e morti. Ora siamo in una fase di notevole riduzione dei contagi grazie alle misure adottate. Un recente studio ha stimato in 600mila le vite in Italia salvate con il lockdown”. “Sarebbe meglio” aggiunge Sileri “non fare in questo momento cortei o manifestazioni dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza. Direi che anche le cene a casa con troppe persone andrebbero rimandate”. Ma chi definisce cosa è una cena affollata? E se uno ha tanti amici, in particolar modo “sinceri”? Aspettiamo le prossime direttive del ministero …

Sileri: “Calcio? Bisogna stare attenti”

Per quanto riguarda il calcio, o per meglio dire la ripartenza del campionato, secondo Sileri “c’è un ‘guardia armata’, ovvero dobbiamo stare attenti e non abbassare l’attenzione sulle procedure e i controlli. Dobbiamo trasformare la nostra paura in consapevolezza, il virus c’è ed è tra noi. Riduciamone la trasmissione con distanze e monitoriamolo. Se ci sono situazioni particolari, interveniamo”. Sileri dice di essere tifoso della Roma, ma nonostante questo non sembra stracciarsi le vesti all’idea che la Lazio vinca lo scudetto: “Sono un po’ preoccupato. Quando la Roma vinse lo scudetto vivevo in Usa e misi la bandiera giallorossa dal balcone del 47esimo piano. Fui richiamato dal condominio”. “Se vince la Lazio sono contento anche da romanista”, dichiara infine Sileri ai conduttori.

“Il mio virologo preferito è …”

Poi siccome di virologi in tv e sui giornali ne sono spuntati così tanti dall’inizio del coronavirus da poterci tranquillamente mettere su un album di figurine tipo quelle Panini, a Sileri viene domandato chi sia il suo preferito:  “Io ho una amicizia con Massimo Galli antecedente all’epidemia, poi Massimo Andreoni dell’Università Tor Vergata con cui feci un esame”, risponde il viceministro. Burioni, in silenzio stampa e pure tifoso della Lazio, non potrà esprimere tutto il suo dolore per non essere finito nemmeno tra i primi tre virologi preferiti di Sileri.

Ilaria Paoletti

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2 comments

Cesare 10 Giugno 2020 - 2:35

Questi vogliono decidere anche cosa facciamo in casa nostra.Magari troveremo che alcuni dei ricchi mantenuti faranno feste galattiche, anche per festeggiare come hanno ridotto il paese ad una massa di pecore impaurite, obbedienti,impoverite e depredate con la scusa di un virus normalissimo che peraltro è già sparito.

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Benedetto Mancuso 10 Giugno 2020 - 2:37

Una gara a chi la spara più grossa.
Ognuno fa la gara a chi è più complice di questo sistema per assicurarsi la pagnotta futura.
Una classe politica che va spazzata via sicuramente,perniciosa in tutto.

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