Roma, 28 set – Il pareggione alle Regionali ha definitivamente scalfito l’aura magica che circondava Matteo Salvini, riportandolo tra i comuni mortali. E ora, naturalmente, i suoi nemici se la ridono. Tra questi ci sono senz’altro Michela Murgia e Lilli Gruber, che a Otto e mezzo non hanno fatto nulla per nascondere il loro compiacimento di fronte alle difficoltà del leader leghista. La domanda della Gruber è già tutto un programma. Introducendo il tema della svolta moderata della Lega, auspicata in particolare da Giorgetti, la conduttrice chiede alla scrittrice sarda: «È credibile Salvini con la felpa del moderato?».
Michela Murgia senza freni
A questo punto, una gongolante Michela Murgia risponde: «Quando il gioco si è fatto duro, con i morti per il coronavirus, i toni forti – come ci ha dimostrato il successo dei sindaci sceriffi – funzionano bene solo se sei percepito come una persona seria. Se in una mano hai un supplì o il muso unto di porchetta a una sagra, e nell’altra mano un pugno di commercialisti in odor di ladrocinio, è difficile che questi toni forti non suonino grotteschi o anche tragici».
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Due pesi e due misure
La scrittrice, insomma, fa di tutto per far passare Salvini per un buffone: «Io penso che anche dentro la Lega una parte dell’elettorato si sia stufata di personaggi grotteschi», sentenzia la Murgia. «Infatti non ha perso la Lega, ha perso Salvini. Zaia ha vinto. Dentro la Lega c’è una richiesta di maggiore serietà, non di moderazione. Purtroppo questo dalla Lega non lo possiamo pretendere», ha concluso. Forse la Murgia ha ragione quando specifica che un certo tipo di comunicazione ha un po’ stufato, così come – diversamente dai dirigenti della Lega – sembra aver capito che non è affatto la moderazione che l’elettorato pretende da Salvini. Però, certo, colpiscono le immagini utilizzate dalla scrittrice. Se qualcuno le avesse detto che lei ha il «muso unto di porchetta», come avrebbe reagito? Naturalmente, conoscendola, questa è una domanda del tutto retorica.
Vittoria Fiore
6 comments
… Da che muso escono queste parole… Per la serie “sei ciò che mangi”…
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La Murgia ha l’aspetto della suina. Si permette di conferire patenti morali al prossimo, sempre obliando e celando le sue vistose mancanze. Guardandola, anche superficialmente, ci si accorge prontamente ch’è una persona ammantata di avidità, (cibo e protagonismo), e denota un chiaro lassismo permeato da pigrizia cronica, che la porta ad avere le fattezze di una porchetta deambulante. Forse, il suo sogno inconfessabile, è farsi addentare da Salvini…
il problema caro PRIMATO, è questo soggetto che non nomino per evitare la contagiosita’ da radiazioni comunistoidi ha casa facile nella cellula nazionale del bildelberg Group ovvero la Setta7 di sion la7: li puo tranquillamente fare apologia di speronamneti a gdf, APOLOGI E ODIO DI comunismo camuffato!
[…] “amica” Michela Murgia. Lei che era andata in televisione senza alcuna remora a dire che Matteo Salvini era un becero col “muso unto di porchetta”, s’è vista ribattere dal leader della Lega molto democraticamente su Instagram e per lei è […]
[…] “amica” Michela Murgia. Lei che era andata in televisione senza alcuna remora a dire che Matteo Salvini era un becero col “muso unto di porchetta”, s’è vista ribattere dal leader della Lega molto democraticamente su Instagram e per lei è […]