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“Pareva Cavalcanti”: Sgarbi racconta l’incredibile telefonata di Berlusconi alla Boschi

by Alessandro Della Guglia
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Berlusconi Boschi telefonata

Roma, 27 gen – “Pareva Cavalcanti nei suoi momenti più belli, Dante nella fase della donna angelicata…”. Così Vittorio Sgarbi descrive la telefonata, in Dolce Stil Novo, di Silvio Berlusconi a Maria Elena Boschi. Un Cavaliere d’altri tempi, insomma, stando almeno al contenuto della chiamata svelato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. “L’ho chiamata e poi le ho passato Berlusconi”, racconta Sgarbi a La Stampa.  “È stata molto gentile, era felice e lusingata di parlare con lui, Berlusconi era più commosso lui di lei: ‘Sono felice di parlare con una donna che ho sempre ammirato’, ha detto Silvio”, stando a quanto riferito dal deputato del gruppo Misto.

Berlusconi chiama Boschi, telefonata stilnovista

E poi, cosa ha detto il Cav? “Vorrei essere più giovane solo per poter corteggiare una donna scesa in terra a miracol mostrare…questa telefonata vale per tutto quelle che avrei voluto farle e non le ho mai fatto…”, avrebbe detto Berlusconi alla Boschi. Sarebbe insomma stata la più sinfonica delle tante chiamate per cercare voti tra i grandi elettori per la sua candidatura a presidente della Repubblica. L’ultimo slancio poetico dell’ex premier, evidentemente ammaliato dalla Boschi. Nel bel mezzo della telefonata, Sgarbi racconta di essersi allontanato, con l’opportuna discrezione del caso.

“Li ho lasciati soli”. D’altronde a suo avviso era quello un momento sublime, da non guastare in alcun modo. “Silvio aveva gli occhi ispirati e un sorriso mistico”, racconta. Nulla da fare però, al di là degli apprezzamenti reciproci, Berlusconi non è riuscito nell’impresa di convincere abbastanza grandi elettori per la sua personalissima corsa al Quirinale. E adesso che succede?

I miei scoiattoli sono pronti a votare la Casellati”, dice Sgarbi tornando a evocare la cosiddetta “operazione scoiattolo”, rivelatasi fallimentare ma senza alcun dubbio romantica. “Casini? È di destra, ma pure di sinistra. Mi ricorda il prefetto Caruso, candidato dalla Dc morente a sindaco della capitale, che disse: ‘Tifo sia per la Roma sia per la Lazio’” e per questo fu subissato da fischi e pernacchi.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

brutta ciao 27 Gennaio 2022 - 1:00

Che pene, ehm, che pena…

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lillo 27 Gennaio 2022 - 4:46

a berlusco’ ma non e’ ora di andare in ospizio cor pannolone?

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