Roma, 2 ott – Ama in panne significa emergenza raccolta rifiuti. E rifiuti per strada significano emergenza sanitaria: chi lo avrebbe mai detto che la Capitale d’Italia potesse cadere così in basso? Adesso lanciano l’allarme persino i rappresentanti dell’Ordine provinciale dei medici-chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Roma.
Un ammonimento molto importante
“A Roma si rischia l’emergenza sanitaria per i rifiuti” dichiarano oggi Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ordine provinciale dei medici-chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Roma. E aggiungono un ammonimento molto importante: “Occorre evitare che in breve tempo si creino nella Capitale d’Italia cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c’è tempo da perdere”.
“Un fragilissimo equilibrio”
“Il caos in cui versa l’Ama con le ennesime dimissioni dell’ennesimo Consiglio d’Amministrazione e la nomina di un nuovo responsabile preoccupa l’Ordine dei medici di Roma e provincia che continua a monitorare costantemente la situazione. La raccolta dei rifiuti nella Capitale d’Italia si regge, e male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c’è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento” continuano Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti.
L’Ordine dei Medici ribadisce l’importanza di allertare quindi la cittadinanza: “abbiamo e sentiamo il dovere di rivolgere un appello a tutti i soggetti che ne hanno la responsabilità affinché si siedano intorno ad un tavolo e trovino una soluzione in breve tempo L’Ordine è disponibile a fare la sua parte e incontrare i vertici dell’Ama”. Se ci fossero, i vertici dell’Ama.
Sesto Cda Ama in tre anni
Erano i primi di febbraio quando la Raggi “rimosse” dal suo ruolo Lorenzo Bagnacani, l’ex presidente di Ama. Tutto seguendo lo stesso copione; anche a febbraio ci furono scontri sui conti di Ama e tornò il tema dei 18 milioni di credito. Secondo il Comune di Roma questa cifra andrebbe completamente svalutata. Un tavolo di confronto sul tema era nella delibera che cassò il precedente progetto di bilancio 2017. Ma non c’è mai stato. Roma è ora al sesto Cda di Ama in tre anni. Daniele Fortini, Alessandro Solidoro, Antonella Giglio e Massimo Bagatti e il cda guidato da Lorenzo Bagnacani. Questi i nomi dei “decaduti” eccellenti.
Ilaria Paoletti