Roma, 29 ago – Le Sardine tornano in piazza. Evidentemente questa atipica campagna elettorale estiva non aveva ancora raggiunto il punto più basso. Dopo due anni e mezzo “sottovuoto” e lontano dalle piazze, il movimento di Mattia Sartori ha annunciato una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma per il 10 settembre. L’obbiettivo è arginare una «deriva democratica» di un ipotetico governo a guida Meloni che, sempre secondo Santori, «tutelerebbe i ricchi ed emarginerebbe i poveri». Intanto gli organizzatori hanno aperto una campagna di crowdfunding per finanziare l’evento.
«Se vince la destra è indubbio il rischio di un pericolo democratico», le Sardine chiamano all’adunata
Il Comitato nazionale delle Sardine ci tiene a far sapere che l’assenza dalle piazze sia stata un’assenza forzata: «Non ci si è visti nella piazze perché la pandemia non ce lo ha concesso», e che nonostante questo il movimento non si è fermato. Anzi, le Sardine «hanno continuato a lavorare, a prepararsi e a contrastare situazioni di diritti violati o non concessi». Come dimenticarsi, infatti, delle fondamentali battaglie in Consiglio comunale di Bologna di Santori, ovviamente eletto con il Partito Democratico, tra appelli per la legalizzazione della cannabis e storie strappalacrime di oche uccise.
Com’è facile aspettarsi, ad allarmare le Sardine è la possibile vittoria del centrodestra alle prossime elezioni del 25 settembre: «Se vince la destra è indubbio il rischio di un pericolo democratico. Sul tema dei diritti sappiamo bene come la pensano i partiti di quella coalizione». In effetti, deve essere una grave e seria preoccupazione il fatto che, in un regime di alternanza democratica, le elezioni non le vinca la sinistra.
Il programma delle Sardine
Le Sardine hanno le idee chiare non solo su contro chi manifestare, ma anche per cosa manifestare: «Vogliamo mettere l’accento proprio sul tema dei diritti». Sui social è stata diffusa anche una «agenda delle Sardine», tra gli imperdibili punti: ius culturae, ius scholae e ius soli, abrogazione dei decreti Salvini, stop alle spese militari, conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki, «riconoscimento identitario» per persone trans e «tutela storica, linguistica e culturale» di Rom e Sinti.
Le parole di Santori
Anche Mattia Santori, volto noto delle Sardine è intervenuto sui motivi della manifestazione, puntando il dito soprattutto contro Giorgia Meloni. Secondo Santori, un’Italia governata dalla Meloni «sarebbe un’Italia conservatrice, in cui si tutelano gli italiani, i ricchi, i “bravi”, i non deviati, mentre gli emarginati, le persone fragili, i diversi resterebbero emarginati. Ci verrebbe spiegato che non sono gli ultimi a meritare i diritti ma che siamo noi a non meritarci loro». Insomma, il solito piagnisteo di una sinistra che non sa perdere e che è rimasta accecata dai propri deliri ideologici.
Michele Iozzino
8 comments
Cioè uno scappato di casa a cottimo di un centro social meglio vestito , raglia cagate stile occupazione-famose-nacanna-daje-chiama_muhammed_per_la_maja! Mah , ecco perche in Italia non avremmo mai uno con le palle come Alex Jones!
Si, ti manderanno nel Congo con biglietto di sola andata, e lo chiami un pericolo ???
c’è sempre qualcuno che necessita di vista e vista psicoattitudinale. Anche per dire stronzate , soprattutto se le proferiscono buzzurri patentati buoni solo a bere e fumare!
Il rischio è proprio l’opposto.. ovvero un centrodestra troppo Berlusconiano a ispirazione fortemente liberista! altro che pericolo democratico! La sinistra ci è.. o ci fa? Sembra quasi che nessuno dei due voglia attaccare l’altro e la campagna elettorale sia finta, da entrambe le parti.
Il programma di questo centrodestra ha una forte trazione che viene da quegli ambienti politici che sono lontani fra l’altro dalla destra sociale stessa dei Veri finlandesi per esempio..(estrema destra ma con una forte influenza sociale).
La flat tax viene da Milton Friedman.. liberista della scuola di Chicago. Chi vuole può controllare con google! La deregulation “bossiana” che vogliono riprendere viene dalla Thatcher.. anche lei liberista. La riduzione dei welfare per categorie di poveri viene anch’essa da ambienti liberisti.. la Thatcher avrebbe detto:_ “let’s the rich get richer!”. Cazzo c’entra il fascismo, la destra sociale? Niente! Dai basta prendere in giro le persone sia a destra che a sinistra. è il mio parere.
Questo sì che è un giudizio profondo che entrerà nella storia.
Ma questo tizio lo sa che esistono le scuole ? Ne ha mai frequentata una ?
Certo, rischiamo un altro colpo di s…catoletta scaduta.
Spiegasse piuttosto questo garzone politico di pessime speranze, come mai i deviati sono percentualmente aumentati (non parliamo poi degli emarginati che non trovano più una benché minima possibilità di sostentamento autonomo).
Non è che molti dei suoi predecessori hanno fatto fortuna favorendo, compatendo strumentalmente, speculando, sino addirittura ad inventarsi soggetti-oggetto? Gli operai non dimenticano di essere stati manipolati, come pure molte femministe, per servire ed essere essi stessi oggetto della domanda/offerta spropositata di beni e servizi, pure inutili, continuamente in evoluzione profittevole (ma non per loro), di un iper capitalismo economico-finanziario che ha lasciato così terra arida in brevissimo tempo.
L’ equilibrio non si cerca ponendo sui piatti della bilancia tot, presunti o non, “deviati” e “non deviati” (sperando magari di avere quantità bipolari), quanto nel fornire benessere, certezze e sanità mente-corpo-spirito a tutto campo senza porsi limiti (utili e di comodo).
Drogati del cazzo
Vedere Santori è illuminante per capire quanto il sinistro “progressismo” sia un bluff.
La sinistra italiana è ferma a “La vita ti affanna? Fatti una canna e vota Capanna!” 😀