Continua il conflitto in Ucraina. Esiste una vera e propria strategia per rilanciare una forma di russofobia tattica e un nuovo progetto di economia improntata sul modello occidentale. In particolare, un ruolo chiave avrebbe l’amministrazione americana guidata da Joe Biden. Non c’è nulla di folle, si tratta di una strategia con un suo significato. Dobbiamo sempre capire che cosa è successo. C’è una banda che siede intorno al World economic forum, la quale ha capito che i soldi emessi a debito stanno diventando spazzatura.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di maggio 2022
L’Ucraina e il gioco delle potenze
Prima, la falsificazione della psico-info-pandemia con i risultati devastanti che abbiamo visto; poi, la nuova falsificazione della guerra in Ucraina con tutto ciò che ne consegue. Questa banda non è composta da gente scema. Hanno pensato che dovevano rilanciare alla grande la russofobia, sperando che la Cina cedesse, perché piena di fondi spazzatura americani. Pensavano che Xi Jinping, presidente della Repubblica cinese dal 2013, si sarebbe allineato con Davos, che per il momento vede i suoi piani fallire. Tale banda pensava che il rublo precipitasse. Invece, con un colpo di genio, Putin ha detto che non avrebbe più fornito l’energia, senza la quale i Paesi occidentali non possono più fabbricare le loro automobili a basso costo, sotto un pagamento in dollari, bensì esclusivamente in rubli. Esattamente il contrario di ciò che ci si attendeva.
Questa gente non scema si attendeva anche un’elevazione di scudi planetari. Insomma, quello che loro ritenevano essere il loro mondo si è rimpicciolito: Stati Uniti, non tutta Europa (vedi Ungheria, Bulgaria e Turchia), Nuova Zelanda, Australia. Non c’è l’Africa, non c’è il Sud America, non c’è la Cina, non c’è l’India, non c’è il 90% del mondo islamico, non c’è il Sudest asiatico. Sono rimasti con il cerino in mano e, più di tutti, lo siamo rimasti noi italiani. Infatti, il…