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I lavoratori non si trovano: pagateli di più e formateli meglio

by Salvatore Recupero
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Roma, 21 mag- È vero che in Italia non si trovano lavoratori specie nel terziario? La risposta a questa domanda spacca l’opinione pubblica. In tanti pensano che il reddito di cittadinanza abbia disincentivato i giovani a cercare lavoro soprattutto se è stagionale. In pratica non si trovano più camerieri e bagnini.  Sarà davvero così? La risposta dipende dalla persona a cui rivolgiamo il quesito. Andiamo con ordine.

L’Italia dei Neet

Neet è l’acronimo di “Not (engaged) in Education, Employment or Training”. Si tratta dei giovani che non studiano né lavorano. Dal rapporto “Tocca a noi 2022” presentato alla Convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, emerge che la distanza dei ragazzi italiani dal mondo del lavoro colloca il nostro Paese al primo posto nella Ue per la maggiore percentuale di Neet: 23,1%, sul totale dei giovani tra 15 e 29 anni. La media europea è al 13,1%. Nel 2020, 1,1 milione di giovani under 35 non studiava e non cercava occupazione, mentre ben 40mila giovani tra 25 e 34 anni sono espatriati per trovare lavoro. Nel 2020, poi, è stato toccato il numero più alto, dell’ultimo decennio, di under 35 inattivi che non studiano e non sono disponibili a lavorare: ben 1.114.000.

Difficile dire quanti di questi preferiscono il reddito da cittadinanza rispetto a quello da lavoro. Anche perché non possiamo sottovalutare la questione della paga. Ad esempio un aiuto cuoco deve sobbarcarsi una mole di lavoro notevole per uno stipendio da fame.

La questione salariale

Dunque, sono le aziende che non trovano i lavoratori o forse quest’ultimi rifiutano le proposte di lavoro per via della paga troppo bassa? La risposta non è così scontata. Il Commissario straordinario di Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, Raffaele Tangorra, spiega che il mismatch italiano esiste ed è quasi fisiologico: “Le aziende ripartono tutte insieme e si contendono i lavoratori, generando l’apparente paradosso di avere posti vacanti in presenza di disoccupazione”. “Se però le aziende non trovano bagnini e camionisti, forse dovremmo chiederci quali salari offrono”.

Ma non è solo la busta paga scarsa a far aumentare i posti vacanti. C’è un fattore che viene spesso sottovalutato la formazione. Difatti il succitato report ci svela come le imprese hanno difficoltà a trovare manodopera qualificata.

Stando all’ultimo bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, in tutta Italia anche a maggio le “difficoltà di reperimento” dei lavoratori hanno riguardato soprattutto operai specializzati e tecnici, con un picco superiore al 65% per fabbri ferrai, tornitori, saldatori, lattonieri e operai specializzati nel tessile. Seguono tecnici informatici e ingegneri. Al contrario nelle attività commerciali e nei servizi la quota di posti difficili da riempire è nella media: per le attività di ristorazione, per esempio, si ferma al 38%.

Per Confartigianato il problema sta nel «gap scuola-lavoro», chiedendo quindi “un cambio di passo nelle politiche giovanili”. L’Italia non brilla per integrazione tra scuola e lavoro: “Siamo infatti al 21° posto in Europa per la quota di occupati under 30 impegnati in percorsi formativi, con appena il 5,2% dei giovani di questa fascia di età, mentre la media è del 15,2% e in Germania sale al 24,4%”.

Come uscire da questo dedalo

Detto questo sicuramente c’è una buona parte di disoccupati che cerca il “posto fisso” e non ha nessuna voglia di lavorare. Ma difficilmente un imprenditore assumerebbe uno come Checco Zalone. Chi ha un’azienda come abbiamo visto cerca personale specializzato che la scuola italiana non riesce a fornire.

Nel breve e medio termine bisogna avviare nei Centri per l’impiego corsi di formazione che consentano di superare il paradosso di avere posti vacanti in presenza di disoccupazione.

Infine, a detta di questi report non c’è nessun allarme “posti vacanti” nei settori più legati al turismo. Ma, qualora ci fosse basterebbe aprire i cordoni della borsa. Se vuoi il meglio paga di più. Questa massima non vale solo quando bisogna fare shopping ma anche quando bisogna assumere personale.

Salvatore Recupero

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5 comments

fabio crociato 22 Maggio 2022 - 4:56

La questione vera è che non esistono più i margini davvero utili, quelli dello Stato per serie scuole professionali indirizzate a giovani recalcitranti allo studio, quelli delle imprese per insegnare, inserire nel lavoro soggetti da plasmare comunque con fatica, incertezze, dubbi di ogni genere.
Questo è anche il risultato di arrivare a dover/poter sottopagare due persone piuttosto di riconoscere il dovuto ad un solo lavoratore… E qui si ritorna al capitalismo saccheggiatore…

Reply
lultimoanarchico 24 Maggio 2022 - 2:43

https://telegra.ph/La-Societa-Meticciata-05-23

scuola questo ministero op alto mistero del cazzo ricchione come quello della Sperasnza di scoparmi polina vedi dentro balleina anarchica.. ah

vi suggerisco di trovare su google in notizie Manlio Amelio Il Primate Nazionale
vi divertirete di sicura ame no di non essere figli dei famosi 75 ebrei che ha mosso al mondo con una sola caca pretonzolesca dislessica moralistica la Colst ah ! se la avesse scrittsa LUI … LUIs la nostra COst… sarebbe più cazzuta e smerderebbe i vari mattaRELLI DRAGHI DEL CAZZO I MNASSONICINI- CONTICI FINZI DI FERRARA ALTRO GETTO DI PITOCCHIOSI PRETENZIOZI FALSIMPROFETI DI RICCHEZZE

POI CANCELLI O CARREGGIK SCORREGGIK PER GLI SCORPIONI APOCALITTICI DELL NOSTRE SCUOLE FOGNAIOLE ET INFETTE DI IGNORANZA DI MESCHINITA DI FALSITA DOVE CJHE CAZZO TI APSETTI CI SONO LORO…
mATTEO PENSACI TU…

I FOGNAIOLI OMICIDI DELLA SCUOLA DEL SHIT EVOLUTIONNE MA ALCONTRARIKO CI FROCISSIMA PEDER<STIKSSIMA FINOCCHIONA COME TUTTI I MINISTERE DEGLI INTERNI E DEGLI STYERIKRIKCI.. BATA E OUNTO E ACCOPPATELI TUTTI MI SMOSTRI DI MERDA

QUESTI STI SEBE INSIEME ALL ALTRI EFGIZIANI DEL SIKNAI SENZA FILETTO PER … NO TROPPOFIOGA CON DELICATEZZA DOLCEZA
MA COMUNQUE VAFFANCULO A TUTI QUANTI AH AH
POI CANCELI ANZI CONE DICE IL PROF DEL FUTURISMO FURURISICO AH AH
IL RE DI GIULLARI CXELINIA LUIS MANLIO FEDIKNANDELLO CELINE AMELIO

FINO ALLAPROSSIMA BARRICARA INDIVIDUALE…

https://telegra.ph/La-Societa-Meticciata-05-23

Il palpito; anime che danzano, cambiate vita dalle fondamenta, maestrucoli fabbricanti di deserti et altre con Celine e genovesi… poi un altalena artistica di rudolfh etc etc

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jenablindata 27 Maggio 2022 - 7:14

mah…
è sempre stato difficile trovare personale valido nel mio settore:
e non è affatto una questione di stipendi,
visto che nonostante le ragliate che continuo a leggere
sono settori regolamentati da ccn e quindi regolarmente pagati
in base agli impegni e alle ore effettivamente svolte
(perlomeno fin quando si parla del 95% delle aziende serie)

il problema vero semmai,è che TUTTI vogliono uscire a far serata fuori,
ma NESSUNO vuole essere dall’altra parte del bancone a
lavorare di sera,di festa,d’estate ecc:
è una cosa che gli italiani NON vogliono più fare,punto.

l’unica cosa che li motivava ancora a lavorare in questi settori era il BISOGNO,di lavorare:
ma con il reddito di cittadinanza dato a cani e porci
oggi non hanno più nemmeno quella motivazione.

perchè dovrebbero lavorare otto o dieci ore dietro ad un bancone…
di sera,d’estate o di festa,per 1600\1800 euro al mese,
se ne prendono 800 per stare a grattarsi in spiagga o
stro***eggiare in giro con gli amici o la ragazza?

tanto a farsi una famiglia oggi quasi non ci pensa più nessuno,
ma preferiscono restare a casa a mangiare la pastasciuttina della mammina,
con la paghetta data dallo stato…
ed estorta con le tasse,
dalle stesse partite iva pesantemente danneggiate da questa legge del PUT ,
portata avanti e difesa da assoluti incompetenti,nullafacenti,disoccupati e sinistrati nel cranio:
spazzatura che sa di fallimento umano ed esistenziale prima ancora che professionale e lavorativo,
tutta gente in coda per il posto fisso statale o parastatale,
e che ogni volta che apre bocca o peggio,legifera…
è solo un danno pee il paese,
per gli onesti,e per la gente che lavora.

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