Roma, 20 apr – Curioso come Amazon Europa, una società che ha visto salire le proprie vendite del 22%, per quanto riguarda il 2021 non ha pagato tasse, a fronte di un utile a livello di intero gruppo che si è aggirato sui 24,9 miliardi, due più dell’anno prima e senza alcun aumento di costi interni. Anzi, la società con sede legale in Lussemburgo, ha ricevuto un credito di imposta di un miliardo di euro, nonostante i ricavi si attestino sui 51,3 miliardi di euro, saliti del 17%.
Amazon e il meccanismo per non pagare tasse
Assurdo come una multinazionale con questi numeri, non solo non abbia versato alcuna tassa, ma abbia inoltre messo a bilancio una perdita di 1,2 miliardi di euro. La traduzione di tutto ciò è che in Europa la società non faccia utili, condizione abbastanza improbabile ma anche se non nuova. La sede si trova in Lussemburgo, paese con un regime fiscale estremamente favorevole per le multinazionali, in quanto è molto permissivo per quanto riguarda i trasferimenti dei profitti nei cosiddetti “paradisi fiscali”: isole Vergini, Cayman, Delaware etc. In questi luoghi i guadagni vengono tassati con aliquote irrisorie, a volte addirittura inesistenti, utilizzando un meccanismo ormai rodato e sotto gli occhi di tutti: filiali di uno stesso gruppo con un domicilio situato altrove vendono ai distaccamenti dei paesi con un alto prelievo fiscale licenze, programmi o brevetti ( come gli acquisti da parte di tutte le filiali Google delle licenze da Google Bermuda ).
Ue schiava delle multinazionali
Il caso di Amazon Europa va a sommarsi ai molti altri legati a diverse multinazionali, Google su tutte, che in Europa, sempre di più, godono di una libertà economica senza freni. Esemplare il caso del mancato accordo all’Ecofin di inizio aprile, dove non è stato raggiunto un punto in comune sulla tassazione minima alle multinazionali, il quale mostra come l’Ue sia soltanto un’organizzazione asservita a logiche capitalistiche e di libero mercato.
Andrea Grieco
1 commento
Saprebbero benissimo come fargli pagare le tasse
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/02/26/incontestabile/
anche su Amazon i pagamenti sono fatti con carta di credito ma una politica messa li da multinazionali non farà mai pagare i suoi “datori di lavoro”