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"Apriamo i porti". Immigrazionisti incatenati per chiedere più sbarchi

by Lorenzo Zuppini
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Roma, 12 lug – L’ultima trovata degli attivisti pro immigrazione è andata in scena ieri mattina a Roma, sulla scalinata di ingresso del Ministero dei Trasporti. Oltre 50 attivisti della rete #RestiamoUmani si sono incatenati e hanno indossato giubbotti di salvataggio e salvagenti.
Volevano protestare contro le politiche del governo in fatto di immigrazione, al grido “apriamo i porti” e esponendo lo striscione recante la scritta “Naufragi di Stato”. Hanno dichiarato che “le politiche dell’attuale governo che, con la connivenza dell’Ue, stanno causando l’aumento esponenziale del numero di persone che muoiono in mare nel tentativo di raggiungere le coste europee”.
Tra quanti sono intervenuti a portare la loro solidarietà ai manifestanti, che si sono incatenati all’alba, anche il presidente dell’Unar Luigi Manconi, il fumettista Zerocalcare e i rappresentanti di alcune ong tra cui Sea Watch e Open Arms. La polizia, infatti, è intervenuta, ha spostato gli incatenati di peso e li ha identificati, non prima di aver tagliato le catene che imbragavano i manifestanti.
manifestanti portati via di peso
Alcuni portavoce degli attivisti hanno spiegato i motivi della protesta:  “L’Italia e l’Europa non possono lasciar annegare persone in mare, soprattutto perché l’obbligo di soccorso, sancito dall’articolo 98 della Convenzione ONU sul Diritto del Mare, è il principio chiave del diritto della navigazione e un dovere statuale, messo in atto attraverso la persona del Capitano a bordo della nave chiamata a intervenire, per compiere un imprescindibile atto di solidarietà: tendere una mano, il fondamento della legge tacita dei marinai”. Probabilmente non tengono conto, questi attivisti, che anche con i precedenti governo la gente in mare moriva. Negli ultimi 15 anni, dicono i dati ufficiali, sono morte oltre 30mila persone.
Tuttavia, questi paladini del buonismo immigrazionista non hanno alcuna intenzione di cedere, e l’incatenamento di ieri è solo un anticipo di quanto avverrà nei prossimi giorni. Il prossimo 14 luglio, infatti, è in programma a Ventimiglia una grande manifestazione per rivendicare il permesso di soggiorno europeo, il diritto alla mobilità e un nuovo sistema dell’accoglienza.
Anna Pedri

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2 comments

angelo 12 Luglio 2018 - 12:16

Ha più senso incatenarsi nelle piazze delle nazioni di partenza e manifestare contro quei governi che li fanno imbarcare.

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blackwater 12 Luglio 2018 - 4:55

non mi piace commentare sull’aspetto fisico delle persone…
ma se qualcuno volesse credere alla fenomenologia del maschio Alfa ,qui abbiamo una discreta rappresentanza di Beta,credo.
per quanto riguarda le ragazze in questione,mi rammarico che probabilmente nessuna di queste diventerà mai una Miss Italia,anche se la “testa” è più o meno quella;
tra un “restiamo umani” ed un “voglio la pace nel mondo” non vi è davvero tantissima differenza, tranne la coroncina di Miss in testa.

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