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Aquarius, ecco come gli scafisti consegnano gli immigrati "a domicilio" (prima parte)

by La Redazione
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Dopo un mese di fermo a Marsiglia per pianificare una nuova strategia operativa con un nutrito gruppo di legali in seguito alla chiusura dei porti italiani, la Aquarius di SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere riparte alla volta della zona SAR libica il primo di agosto.

Nel frattempo, viene anche pubblicato il bilancio del 2017 di SOS Mediterranee France[1], nel quale subito un particolare salta all’occhio: la ONG in Francia è finanziata da OAK Foundation, fondazione già nota per avere dei progetti in partnership con la Open Society Foundations di George Soros.

Per esempio, in Italia entrambe le fondazioni sostengono economicamente CILD e Open Migration[2], progetti che trattano esclusivamente di immigrazione.

L’interdipendenza tra Open Society e OAK Foundation si consolida altresì attraverso la figura di Adrian Arena, presente nel board della prima[3] e direttore del programma “International Human Rights” della seconda[4].

Con il solito e consolidato trucco delle “scatole cinesi”, Soros indirettamente sostiene SOS Mediterranee France, pratica già riscontrata in altre vicende, come il finanziamento della nave dell’organizzazione maltese MOAS[5].
Il 4 agosto, l’Aquarius, quasi arrivata in zona SAR libica, spegne il transponder, passando alla nuova modalità “diario di bordo[6].

Nonostante quanto dichiarato da Nick Romaniuk, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per SOS Mediterranee, alla reporter de Il Fatto Quotidiano, Angela Gennaro[7], ovvero che il transponder “è sempre acceso, ma se la stazione di terra è troppo lontana non rileva il segnale”, dalle nostre ricerche possiamo affermare che il transponder è stato spento volontariamente. Altre ONG, anche con imbarcazioni decisamente più piccole, meno costose e attrezzate (come ad esempio la Sea Watch e Sea Eye) sono perfettamente visibili in ogni singola porzione della zona SAR libica (abbiamo centinaia di tracciamenti che confermano ciò) anche nell’area antistante a Zuwara.

A differenza di quanto fatto in passato e secondo quanto pubblicato dai volontari sul diario di bordo, la Aquarius pattuglia un ristrettissimo segmento di mare davanti a Zuwara.
Tutto procede senza nessun evento per 4 lunghi giorni (il costo fisso giornaliero della Aquarius è 11.000 euro).
Il 9 agosto, per sostenere le ricerche immobili della Aquarius, arriva l’aereo Colibrì della ONG francese, Pilotes Volontaires, che sorvola le coste libiche senza però intercettare nessun imbarcazione in partenza.

Ma l’episodio che segna finalmente la svolta avviene verso le 12:00: un motoscafo non identificato raggiunge la barca umanitaria, la circumnaviga senza nessun tipo di contatto, almeno da quanto l’ONG riferisce, per poi dirigersi verso un peschereccio (stranamente non incluso nel video).


Miracolo
: il 10 agosto, dopo 6 giorni di digiuno, due barche vengono recapitate proprio in prossimità dell’immobile Aquarius, nella medesima posizione dove è stata raggiunta il giorno prima dal motoscafo misterioso.

La prima consegna viene recapitata alle 11:48 e riguarda un barchino senza motore, con a bordo 25 migranti, tra questi 6 donne di cui una incinta, come ormai consuetudine.

La seconda, ben più sostanziosa, viene consegnata alle 14:15 (giusto il tempo di terminare le operazioni della prima). A bordo della barca ci sono 116 migranti: 38 sono donne delle quali una è incinta, due bambini sotto i 5 anni, e 67 auto dichiarati minori non accompagnati (verifiche in Germania hanno svelato che il 43% dei minori non accompagnati erano in realtà maggiorenni[8]).

Sulla seconda barca recapitata, non mancano nemmeno scene di quotidiana vita da migrante, con selfie scattati in ricordo del passaggio guadagnato per l’Europa.

Dopo aver imbarcato tutti i migranti, la Aquarius afferma di voler restare ancora in zona SAR libica “attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà”.

Il 12 agosto, senza consegne all’orizzonte, la Aquarius fa rotta verso nord, postando il consueto comunicato stampa: “Aquarius chiede ai Governi europei di assegnare un luogo sicuro di sbarco dopo i soccorsi nel Mediterraneo”[9].
Una casualità: il 12 agosto, il Dipartimento di Polizia Libico di Zuwara (medesima zona pattugliata dalla Aquarius) ha fermato una barca con 22 migranti che stava partendo da una spiaggia limitrofa.

Continua…
Francesca Totolo
[1] Rapport d’activité 2017, SOS Mediterranee France: http://www.sosmediterranee.fr/medias/sosmedrapportactivites.pdf
[2] Onlus e migranti in Italia: https://www.lucadonadel.it/onlus-e-migranti-in-italia-open-society/
[3] Adrian Arena, Open Society Foundations: https://www.opensocietyfoundations.org/people/adrian-arena
[4] Adrian Arena, OAK Foundation: http://oakfnd.org/adrian-arena.html
[5]Avaaz, l’Ong fondata da Soros che finanzia immigrazione e propaganda anti Assad (Parte 2): https://www.ilprimatonazionale.it//politica/avaaz-long-fondata-da-soros-che-finanzia-immigrazione-propaganda-anti-assad-parte-2-81589/
[6] Diario di Bordo, SOS Mediterranee: https://onboard-aquarius.org/

[7] Aquarius, come funziona il transponder: “È sempre acceso, ma se la stazione di terra è troppo lontana non rileva il segnale”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/12/aquarius-come-funziona-il-trasponder-e-sempre-acceso-ma-se-la-stazione-di-terra-e-troppo-lontana-non-rileva-il-segnale/4550791/
[8] Viele Flüchtlinge machen sich jünger: https://www.welt.de/print/die_welt/hamburg/article170918820/Viele-Fluechtlinge-machen-sich-juenger.html

[9] Aquarius chiede ai Governi europei di assegnare un luogo sicuro di sbarco dopo i soccorsi nel Mediterraneo: https://sosmediterranee.it/21939-2/

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5 comments

blackwater 17 Agosto 2018 - 11:26

autentico “masterpiece” su come dovrebbe essere fatto il giornalismo d’inchiesta e su come dovrebbe essere pubblicato; un mio plauso quindi alla bravissima Francesca Totolo ed al pregiatissimo Primato Nazionale.
un piccolo particolare tecnico per sconfessare la bufala propagandata dal Comandante dell’Acquarius sul fatto che il “transponder” è rimasto sempre ACCESO e mai spento;
utilizzando una “carico fittizio” (dummy load,roba da 100 euro) e collegandolo al terminale del “transponder” dopo aver STACCATO la sua antenna…il transponder risulta assolutamente acceso e regolarmente funzionante solo che non trasmette più un bel nulla; un pò come scollendando le casse acustiche da un amplificatore acceso….non si sente più alcun suono.
Nessun trucco particolarmente raffinato,siamo all’ABC della radiofrequenza; ovviamente chi ha tutto l’interesse politico a prendere per olo colato qualsiasi boiata immigrazionista non porrà mai nessun vero contraddittorio a queste cosidette ONG avallandone ogni singola bizzarra tesi.

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Antonio Tosto 17 Agosto 2018 - 2:04

Ho potuto anch’io appurare che tutte le navi anche pescherecci segnalavano la loro posizione col transponder. 1 miglio accanto aquarius non trasmetteva! Questo per almeno 6 giorni. Cosa combinano questi truffaldini?

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Nonno Vincenzo 17 Agosto 2018 - 6:57

Basta con questi criminali travestiti da falsa umanità e pietà per questi falsi profughi è soltanto uno sporco bisinis .Non mollare Salvini

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R.S 18 Agosto 2018 - 11:33

E ‘ appurato che dietro questi svantaggi si nascondono degli interessi . Fino ad oggi gli è ‘ andata bene e pensate quanto hanno guadagnato con tutti i migranti che ci hanno portato in Italia in questi anni .Ora i PD parlano delle morti affinando la colpa a Salvini quando loro hanno incrementato i motti in mare accettati tutti in Italia. Il segreti per non morire on mare s’ quello di non partire. Si debbono rimboccarsi le maniche a casa loro per cercare di vivere meglio.

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Finanziamenti e irregolarità: tutto quello che c’è da sapere sulla nave Ocean Viking - AllNews24 13 Agosto 2019 - 11:19

[…] milioni di euro, raddoppiando i proventi rispetto all’anno precedente. Tra i finanziatori, spicca Oak Foundation, che in Italia sostiene i medesimi progetti della fondazione di George Soros, come CI…. Gli stretti legami tra Open Society e Oak si consolidano ulteriormente grazie a Adrian Arena, […]

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