Taranto, 22 nov – E’ in corso nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal (ex Ilva) di Taranto un’ispezione dei carabinieri del Noe di Roma, del Nucleo sulla sicurezza sul lavoro e del Comando provinciale nell’ambito delle indagini avviate dalla procura dopo l’esposto dei commissari dell’Ilva. Le verifiche riguardano le operazioni di bonifica nello stabilimento, la situazione generale della fabbrica, le attività di manutenzione finora eseguite e la sicurezza sul lavoro. A queste indagini collaborerà anche l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Accertamenti sul rispetto delle condizioni di sicurezza
L’attenzione dei carabinieri di Roma e Taranto è concentrata su “un attento controllo dell’area a caldo” dello stabilimento siderurgico. Lo si apprende da fonti giudiziarie. L’indagine mira ad accertare se c’è stato depauperamento delle materie prime, se sono state eseguite manutenzioni o se gli impianti rappresentano un pericolo per i lavoratori, poi una verifica complessiva di parchi minerali, nastri trasportatori, cokerie, agglomerato, altiforni e acciaierie in generale.
Prosegue il presidio delle ditte dell’indotto
Intanto, per il quinto giorno consecutivo sta proseguendo il presidio alle portinerie dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto dalle ditte dell’indotto che rivendicano il pagamento delle fatture. Confindustria, dopo un incontro con l’azienda, ieri aveva parlato di pagamenti agli autotrasportatori nella quasi totalità della platea per il 70% del fatturato, e per le altre articolazioni dell’indotto nell’ordine di circa il 50%, auspicando “il soddisfacimento graduale, nelle prossime 24/48 ore, della totalità dei fornitori del pagamento del 100% delle fatture scadute e non dell’intero fatturato“. Gli imprenditori che partecipano al presidio sostengono invece che finora “sono arrivati pochissimi avvisi di pagamento” e si dicono “disorientati”. Le aziende dell’indotto “stanno cercando di governare una situazione – ha sottolineato il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro – di esasperazione da parte dei loro dipendenti in attesa delle mensilità loro spettanti“.
Oggi l’incontro governo-multinazionale
Si inizierà a trattare se ArcelorMittal annuncerà la sospensione della procedura di revoca dal contratto sull’ex Ilva avviata in tribunale. Questa la precondizione annunciata dal premier Giuseppe Conte alla vigilia dell’incontro con i vertici della multinazionale franco-indiana previsto per oggi. Sul tavolo della trattativa, il no del governo al piano di esubero presentato dalla proprietà, ma anche la possibile reintroduzione dello scudo penale (nonostante la contrarietà del M5S). Al tavolo, si è concordato, siederanno con Conte i ministri del Mise Stefano Patuanelli e del Mef Roberto Gualtieri. Si dovrebbero confrontare non solo con Lakshmi e Aditya Mittal, ceo e cfo del gruppo Mittal, ma anche con l’amministratore delegato dell’azienda in Italia, Lucia Morselli.
Adolfo Spezzaferro