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Beffa per l’Italia, accordo segreto Malta-Libia per intercettare gli immigrati e rispedirli in Africa

by Adolfo Spezzaferro
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L’La Valletta, 11 nov – Il governo di Malta avrebbe negoziato un accordo segreto con la Libia per il coordinamento tra le sue Forze armate e la Guardia costiera libica per intercettare gli immigrati diretti nell’isola e riportarli nel Paese nordafricano. Lo ha rivelato il Times of Malta, facendo presente che ci sono le prove di almeno un caso in cui la Guardia costiera libica è entrata nella zona di salvataggio e recupero maltese per prelevare immigrati che speravano di raggiungere l’Europa.

Portavoce della Valletta smentisce le accuse

Un portavoce del governo maltese smentisce le accuse di aver condotto un negoziato segreto affermando che gli incontri bilaterali avvengono regolarmente e che Malta agisce sempre nel rispetto delle leggi e convenzioni internazionali. “La Ue si è espressa in modo attivo in favore del rispetto delle istruzioni delle autorità competenti e contro il tentativo di ostacolare le operazioni della guardia Costiera finanziata ed addestrata dalla Ue per aiutare a sostenere la gestione del flusso dei migranti e combattere i trafficanti”, ha dichiarato il portavoce.

Il presunto accordo di “reciproca collaborazione”

Secondo il quotidiano maltese, l’accordo di “reciproca collaborazione” sarebbe stato raggiunto dai membri delle Forze Armate maltesi con la Guardia costiera libica, con la mediazione di Neville Gafà, funzionario dell’ufficio del primo ministro già al centro di polemiche per una vicenda di visti per motivi sanitari irregolarmente concessi a cittadini libici e per aver partecipato in Libia ad un incontro in cui era presente il leader di una delle milizie che controlla il racket dell’estorsione e gestisce un centro di detenzione privato. Nel dettaglio, Times of Malta parla di un incontro avvenuto lo scorso 18 giugno, al quale oltre a Gafà parteciparono il vice primo ministro libico Ahmed Maiteeg, il colonnello Clinton O’Neil, a capo dell’intelligence militare maltese, e l’ambasciatore maltese in Libia, Charles Saliba. Ma secondo fonti governative citate dal giornale, i colloqui sarebbero iniziati già un anno fa.

I dettagli dell’intesa

“Con i libici abbiamo raggiunto quello che si potrebbe chiamare un’intesa – ha spiegato la fonte – quando c’è un’imbarcazione diretta verso le nostre acque, le Forze Armate maltesi si coordinano con i libici che le prendono e le riportano in Libia prima che entrino nelle nostre acque e diventino nostra responsabilità“. Se non avessimo raggiunto questa intesa – conclude la fonte – l’isola di Malta ora sarebbe “sommersa dai migranti“.

Altro che ricollocamenti automatici

Come è noto, proprio a Malta a settembre è stato annunciato un nuovo accordo sul ricollocamento automatico degli immigrati basato su un principio semplice ma risolutivo: chi sbarca a La Valletta e in Italia sbarca in Europa. Tuttavia l’intesa, al momento, è in alto mare perché incontra il “no” di diversi Paesi Ue. Ecco perché Malta nel frattempo può continuare a fare come vuole.

Adolfo Spezzaferro

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