La Paz, 13 nov – La Bolivia piomba nel caos dopo la fuga dell’ormai ex presidente Evo Morales. Nella capitale La Paz sono esplosi scontri nella nottata di martedì dopo che la leader dell’opposizione e vicepresidente del Senato Jeanine Anez ha assunto la presidenza ad interim del Paese dopo le dimissioni di Morales e la rinuncia a sostituirlo del suo vice Alvaro Garcia Linera, oltre che dei presidenti di Senato e Camera. Citata dal quotidiano El Deber, l’esponente del partito Unidad democratica (Ud) ha detto di doversi ”impegnare immediatamente a succedere al presidente, dopo la rinuncia del presidente e del vicepresidente. Mi impegno a usare tutti i mezzi necessari per pacificare il Paese”. La sua nomina è avvenuta nonostante non fosse stato raggiunto il quorum né al Senato, né alla Camera per l’assenza dei rappresentanti del Movimento al socialismo (Mas) di Morales. ”Il popolo boliviano ha visto che abbiamo compiuto tutti gli sforzi necessari per garantire la presenza dei parlamentari di tutte le forze politiche, ma i deputati del Mas hanno fatto sapere che non sarebbero venuti” in aula, ha affermato. La Anez ha quindi affermato di essere disposta a succedere a Morales con il ”solo obiettivo” di convocare nuove elezioni.
Morales: “Golpe più subdolo e nefasto della storia”
Il presidente dimissionario Morales ha definito la nomina di Anez “una autoproclamazione” che costituisce “il golpe più subdolo e nefasto della storia“. Dall’esilio in Messico, il “compagno” Morales, contro il quale era stato spiccato un mandato di arresto per presunti brogli elettorali, ha accusato la Anez di essere una “senatrice di destra golpista” che “si autoproclama presidente del Senato e presidente ad interim della Repubblica senza quorum legislativo, circondata da un gruppo di complici e protetta da Forze armate e polizia che reprimono il popolo”. Intanto il Dipartimento di Stato Usa alza l’allerta per i viaggi in Bolivia a “livello 4”, ossia non viaggiare nel Paese sudamericano. E ordina alle famiglie dei dipendenti governativi di lasciare la Bolivia in seguito alle tensioni.
Chi è la Anez: avvocato, ex componente dell’assemblea costituente
Eletta nel 2010 senatrice nella coalizione di destra Progress Plan for Bolivia-National Convergence (Ppb-Cn), che all’epoca rappresentava la più importante forza politica di opposizione del Paese, la Anez da allora ha guidato l’opposizione attaccando continuamente Morales, da lei più volte definito ufficialmente “un tiranno”. Avvocato, originaria di Trinidad, città nella provincia di Beni, la Anez è stata membro dell’assemblea costituente che si è occupata di redigere la nuova Carta costituzionale boliviana. E proprio impugnando la Costituzione si è proclamata presidente del Paese. Di fatto, in assenza del vicepresidente del Paese, Alvaro Garcia Linera, dimessosi anche lui insieme a Morales, e in mancanza del presidente del Senato, Adriana Salvatierra, anche lei del partito di Morales, la Anez è la prima figura istituzionale in diritto di assumere il ruolo.
Ludovica Colli
2 comments
se lo scriveva reubblica era meno fazioso,o non avete capito un cazzo oppure state dalla parte sbagliata,il nazional comunismo indigeno ha creato negli ultimi 14 anni condizioni di vita indipendenti dall’influenza imperiale.maduro resiste insieme alle forze armate popolari contro le provocazioni usa,il suo e’ un socialismo patriottico.il fascismo nasce su basi socialiste,a me questo vetero-leghismo mi puzza.l’indipendenza dal pensiero unico ha delle sottili divergenze.
il golpe lo ha tentato Morales 1. ri-ri-ri-ricandidandosi fregandosene della costituz. 2. facendo tutti i peggio brogli alle lezioni 3. facendo finta di essere il povero indio in esilio quando è stato lui a scappare 4. continuando ad istigare e finanziare i suoi dal messico in barba agli accordi internazionali per l’asilo politico 5. tenendo le città accerchiate cercando di prenderci per fame. piano reso pubblico nei suoi comizi pre elettorali. – La sig.ra Jeanine, presidentessa temporanea ha preso il potere perchè le alte cariche dello stato erano scappate o avevano rinunciato (salvo poi smentire ). Lei era la successiva in ordine gerarchico e, almeno per il momento, continua a dire che serà solo temporanea, fino alle prossime elezioni