Bologna, 7 Agosto – Una casa assegnata regolarmente dall’Ater nel lontano 1951, dopo che quella di famiglia era andata bruciata nel periodo bellico, nella quale aveva vissuto fino a pochi anni fa con la vecchia madre. Gianni Ghelardi, un bolognese di 73 anni lì dentro aveva i ricordi di tutta una vita. Quando si è allontanato per due settimane, come fa spesso l’estate per lavorare nei campi a Grizzana Morandi, non poteva certamente immaginare l’amara sorpresa che avrebbe trovato al ritorno.
La casa era infatti stata occupata da una famiglia africana che, indisturbata, oltre a cambiare la serratura aveva venduto anche tutti i mobili di Ghelardi. Al suo tentativo di rientrare, ovviamente un diniego. La coppia di extracomunitari ha solo aperto all’arrivo della polizia, e solo il tempo per far constatare all’anziano che tutta la sua vita, beni, materiali e affettivi, tutti i suoi ricordi, non c’erano più. Venduti per sempre a chissà chi.
All’interno ormai, solo i nuovi mobili dei due africani. Com’è finita? La coppia extracomunitaria è ancora dentro alla casa, per ora di fatto espropriata. Riaverla indietro sarà una lotta dura e forse anche vana.
Questo, nel 2014, può succedere a chiunque a Bologna o altrove in Italia.
Gustavo De Fornari
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