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Ddl Zan addio: Fedez e la Ferragni si stracciano le griffatissime vesti

by Adolfo Spezzaferro
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zan fedez ferragni

Roma, 27 ott – Mentre il Pd e il M5S sono disperati per l’addio al Ddl Zan, affossato in Senato dalla tagliola Lega-FdI, si registra la reazione tipica à la Ferragnez di Chiara Ferragni e del marito Fedez, che si stracciano le loro griffatissime vesti. La signora commenta in modo punto elegante: “Siamo governati da pagliacci senza palle“. Così la sentenza di quella più dotata tra i due coniugi influencer. Il rapper, sullo stesso tono della consorte, invece se la prende direttamente con Renzi: “Ci ha trapanato i coglioni per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita”. I Ferragnez ci avevano messo la faccia, anche se non proprio ferratissimi in questioni politiche come voti segreti e franchi tiratori. E ora si accodano al coro di lacrime dei giallofucsia.

Chiara Ferragni cita Cathy La Torre: “Uccisa la speranza di diventare un Paese normale”

La Ferragni nelle sue storie di Instagram condivide il post di Cathy La Torre, “avvocatessa” paladina Lgbt. “Ci sono riusciti, hanno appena ucciso il Ddl Zan. E con esso la speranza di diventare un Paese normale, civile, che tutela le minoranze dai violenti e non, come da oggi continuerà ad essere, i violenti dalle sanzioni”, riporta la storia. “Il Senato – fa sfoggio di competenze La Torre – ha appena votato a maggioranza in favore della tagliola, cioè di quella procedura che esiste solo in Senato e che consente di evitare la discussione di una legge. Lo hanno fatto. Hanno votato per impedire, dopo anni di discussioni, la discussione finale. L’ultimo passo. Quello che avrebbe portato a termine un cammino di civiltà che aveva superato tutti gli ostacoli. Tutti. Tranne questo che ha funzionato”, conclude la storia della Ferragni presa in prestito da La Torre. Due “finestrelle” di storia in un mare di pubblicità alle varie marche di cui la Ferragni è sponsor. Un colpo d’occhio che dà il polso dell’accoramento della regina di Instagram.

Fedez se la prende con Renzi

Il marito invece se ne esce con un pungentissimo “Bravi tutti“. “Il ddl Zan è stato affossato, l’Italia continuerà ad essere uno degli ultimi Paesi europei senza una legge contro l’omotransfobia”, scrive pure lui su Instagram (a quando il trasferimento di tutta la baracca su TikTok?). Il rapper ribadisce il suo attacco a Renzi anche su Twitter. “Ma ha letto bene? Il senatore Renzi in questi mesi ci ha raccontato quando gli stesse a cuore il Ddl Zan e lui oggi vola in Arabia Saudita. Non ci è dato sapere chi ha votato cosa, trattandosi di voto segreto ma sicuramente Renzi aveva di meglio da fare“. In altri post Fedez aveva fatto dell’intransigente sarcasmo su quanto l’Arabia Saudita sia omofoba e punisca con la morte i gay. Tuttavia ciò che sfugge al marito della Ferragni è che al Senato ci sono stati franchi tiratori anche tra i giallofucsia. Quindi l’assenza di Renzi paradossalmente è stata un bene.

Le parole a vanvera dei Ferragnez e l’ira Lgbt (contro i giallofucsia)

Mentre le associazioni Lgbt puntano giustamente il dito contro i giallofucsia, addossando a loro la responsabilità dell’affossamento del Ddl Zan, i due coniugi influencer sono più realisti del re. Oppure non proprio dei politologi. Noi pensiamo un po’ tutte e due le cose: fanatismo anti Lega e anti FdI, anticlericale con dosi massiccie di qualunquismo liberal, commisto a un approccio un tantino superficiale a questioni invero complesse.

Adolfo Spezzaferro

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