Roma, 12 ago – Il governo sta pensando alla reintroduzione del servizio militare? “Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri”, ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini nella serata di ieri nel corso di un comizio a Lesina, in provincia di Foggia. “Di fronte ai casi di mancanza di educazione e senso civico – ha spiegato – facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti”.
Intervenendo poi su RaiNews24, sempre dalla piazza pugliese, il ministro è tornato a parlare della capotreno di Trenord: “La capotreno andrebbe premiata perché ha difeso il diritto a viaggiar sicuri. Io i treni pendolari li ho presi, i fenomeni della sinistra no.
Magari una parola fuori posto l’ha detta ma il concetto era quello, viaggiare sicuri”. Salvini ha poi toccato vari tematiche strettamente attuali: immigrazione, scuola, legge Fornero “da smontare, che piaccia oppure no all’Europa”, soldi per le periferie, maggiori controlli per “beccare gli spacciatori fuori dalle scuole medie e dagli istituti”. E sul criticato decreto dignità, chiude: “Abbiamo ascoltato tantissime segnalazioni, il decreto è stato migliorato, è arrivato alla fine e siamo assolutamente soddisfatti”.
Chiara Soldani
"Doveri oltre ai diritti": Salvini propone la reintroduzione del servizio militare
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2 comments
Sì ma il servizio di leva torni obbligatorio solo per i cittadini di sesso maschile. E’ inconcepibile che in nome della “parità” anche alle donne venga permesso di fare servizio militare, perché porta alla svirilizzazione dell’Esercito, oltre che alla sempre più evidente mascolinizzazione della donna. Aggiungo inoltre, che vista la presenza degli immigrati di seconda generazione, che dopo il 18mo anno di età possono essere naturalizzati, non so quanto sia opportuno arruolare costoro, specie quelli di religione musulmana.
A chi dice che un Ministro Italiano non può dire certe cose rispondo che un Ministro Italiano deve essere lo specchio del Popolo che lo ha eletto.
Allo stato attuale la maggioranza del Popolo Italiano compresi i sinistroidi ( si lamentano anche se poi fanno i buonisti) parlano la stessa lingua di Salvini e un po anche quella di Di Maio quindi la direzione è quella giusta.