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Festival e polemiche: se anche Fazio rischia l’Inquisizione

by Francesco Pezzuto
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Fabio-Fazio-e-Luciana-LittizzettoRoma, 6 feb – Lei ha la valigia in mano, pronta ad andare via da casa, lui la trattiene. Lei si divincola, apre la porta e cerca di uscire, lui la trattiene. In sottofondo Julio Iglesias canta Se mi lasci non vale, lui la trattiene. Lei esce e lui resta con una protesi in mano: è il braccio di lei, lo osserva, lo butta fuori dalla porta e si accomoda in poltrona per leggere La Gazzetta dello sport, in una pessima parodia di Raimondo Vianello.

E’ il primo spot del Festival di Sanremo, lui è Fabio Fazio, lei Lucianina (!) Littizzetto; il tutto è una boiata che fa presagire il peggio per il prosieguo del festival ma, c’è un “ma”, qualcosa fa ridere. Sì perché quel braccio lanciato dal monofaccia Fazio è tornato indietro come un boomerang, pronto a colpire il conduttore istituzionale proprio nel suo campo d’azione, quello su cui ha costruito la solida carriera, ovvero: il maledetto buonismo strisciante.

Lo spot, infatti, è stato duramente attaccato da alcune associazioni di disabili, indignate per l’utilizzo di una protesi come strumento di comicità. In altri contesti verrebbe da considerare le polemiche come strumentali; forzate dalle stesse associazioni per approfittare di un ritorno di immagine dato dalla cassa di risonanza del Festival. In altre occasioni, con altri personaggi fatti oggetto di attacchi pretestuosi si tirerebbe in ballo il diritto di espressione, di satira, si difenderebbe la scelta creativa. Questa volta no, con Fazio e Lucianina no, perché se lo meritano. Dopo anni di sketch in fotocopia, dopo ore e ore di monologhi di Saviano, dopo mille mila interviste spalmato al cospetto del presunto mito di turno, dopo Marino Bartoletti e Idris, Bernacca e Gramellini, dopo tonnellate di banalità, retorica e perbenismo, non possiamo fare altro che sperare nella legge del contrappasso.

In attesa di scoprire se la Rai cederà agli attacchi non mandando più in onda lo spot, in attesa della prima conferenza stampa e delle reazioni dei diretti interessati, ci culliamo all’idea di un Fazio “cazziato” in viale Mazzini, messo alla berlina e spedito in terza serata su Rai Educational, punito per essere stato politicamente scorretto. Non succederà ma solo a pensarlo fa ridere, accontentiamoci.

Francesco Pezzuto

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