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Ignote le cause del crollo, si pensa che il cedimento strutturale del viadotto, che si è sbriciolato, possa essere stato causato dal violento nubifragio che questa mattina si è scatenato su Genova. Il disastro si è verificato poco prima di mezzogiorno e la circolazione ferroviaria è stata sospesa. Stando a quanto riporta il Secolo XIX il ponte è crollato sopra via Walter Fillak, sulla sponda sinistra del fiume Polcevera. Ecco il video diffuso sui social network degli ultimi momenti del crollo.
Genova, 14 ago – Il ponte Morandi dell’autostrada A10 a Genova è crollato. Decine le auto precipitate. Ancora non si conosce l’entità dei danni, ma si sospetta che ci siano molte vittime, finora sono stati accertati 35 morti, tra cui un bambino. I vigili sono all’opera insieme ai soccorsi per estrarre le persone da sotto le macerie, tutti gli ospedali di Genova e della Liguria ma anche i più vicini di Piemonte e Lombardia sono stati allertati.
I soccorsi in azione
Il video del ponte crollato visto dall’elicottero
+++notizia in aggiornamento+++
4 comments
..ironia della sorte …”si spezzò….”…
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Walter_Fillak
Grazie…questo comportamento puo portare una breve notoroeta all emittente ma contribuisce a svegliare le coscenze degli italiani…..per me si puo torturare dopo una dose importante di olio di ricino..w il duce !!
Grazie…questo comportamento puo portare una breve notoroeta all emittente ma contribuisce a svegliare le coscenze degli italiani…..per me si puo torturare dopo una dose importante di olio di ricino..w il duce !!
Dopo decenni di depredazione dell’ Italia da parte della dittatura finanziaria straniera tramite l’acquisto a 2 lire di aziende pubbliche e private in cambio di un pezzo di carta stampato a costo zero chiamato euro e che è di proprietà privata(la BCE è privata), i soldi che andavano spesi nelle opere pubbliche e loro mantenimento sono andati ad arricchire ancora piu’ immensamente gli usurai ed a pagare i loro burattini nostrani.E’ ora di finire di arricchire i signori dell’ euro e di pensare al nostro paese, che è nostro e non loro come questi stranieri pensano che sia