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Genova, irruzione dei centri sociali alla cena della Lega

by Lorenzo Zuppini
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Genova, 7 dic – Sembra che appartenere a un partito che non sia di sinistra legittimi gli oppositori a fare irruzioni mentre si è al ristorante. È successo a Genova, dove nei giorni scorsi alcuni oppositori dei centri sociali hanno condotto un doppio blitz in un ristorante del centro storico dove era in corso una festa della Lega. Alla cena partecipava anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, insieme all’assessore al Commercio Paola Bordilli e al presidente del municipio Centro Est Andrea Carratù, che sono stati scortati fuori dal locale dagli agenti della Digos e delle volanti.
Il primo blitz è andato in scena sul presto, attorno alle 20.30, quando la cena stava iniziando. Tre uomini hanno fatto irruzione all’interno del locale, in zona piazza Fossatello, e hanno minacciato quanti seduti al tavolo leghista. Poi se la prendono col titolare, intervenuto per allontanare i tre, dicendogli che non deve dare da mangiare a queste persone. Dopo qualche momento di tensione, durante i quali viene strappata una bandiera della Lega, torna la calma e la cena prosegue. Il proprietario, però, avverte le forze dell’ordine e interviene la Digos, che passa al setaccio i vicoli circostanti per risalire all’identità dei tre contestatori.
Dopocena, però, la scena si ripete. Ma gli antagonisti questa volta sono una ventina, che intorno alla mezzanotte e mezza si sono radunati davanti al ristorante, hanno protestato con cartelli e hanno lanciato pesanti minacce e insulti. Inoltre i clienti del ristorante sono stati tenuti ostaggio di questi contestatori, che hanno bloccato le vie d’uscita del locale. Altre volanti della Polizia sono dovute intervenire e per sicurezza i politici presenti sono stati fatti allontanare e sono stati scortati fino a casa. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso ai partecipanti alla cena e agli altri clienti del ristorante di poter abbandonare il locale per fare rientro nelle loro abitazioni.
Una nota diffusa dal coordinamento Giovani Leghisti Genova ha ricostruito i fatti e ha commentato: “Un atteggiamento che troviamo deplorevole e vergognoso, i soliti facinorosi che non accettano idee diverse dalle loro e portano avanti le loro con atteggiamenti intimidatori e antidemocratici”.
Anna Pedri

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