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Greta fa il baciamano al Papa. E lui benedice l’ecologismo da cameretta

by Cristina Gauri
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Roma, 17 apr – Greta e il Papa. L’influencer dell’ecologismo da cameretta e il potere spirituale in forte odore di secolarità si sono incontrati stamattina in Vaticano. Giusto il tempo di un baciamano, in realtà, giusto il tempo di mostrare al pontefice un cartello con l’esangue slogan Join the climate strike, partecipa allo sciopero per il clima. Scambio di battute, convenevoli e nessuna udienza per la ragazzina con le trecce, che in quanto a prediche darebbe una pista anche a Bergoglio – e forse proprio per questo il Papa si è ben guardato dal riceverla in modo più approfondito. “Vai avanti”, le avrebbe detto sorridendo. Già stamattina, arrivata alla Stazione Tiburtina, non ha perso tempo e ha estratto l’ormai celebre cartello: quello in cui invita gli studenti a disertare la scuola per scioperare contro i cambiamenti di clima, magari saltando proprio quelle lezioni di scienze che permetterebbero ai manifestanti di non fare figure penose quando qualcuno gli chiede cosa sia il buco dell’ozono. Foto con i giornalisti, selfie con i fan, la puntatina in Vaticano e via.

Domani giovedì 18 aprile, la attende il presidente del Senato Elisabetta Casellati, poi l’intervento a Palazzo Madama al seminario Clima: il tempo cambia. È tempo di cambiare, in cui immaginiamo ci proporrà le solite reprimende lacrimose a base di sguardo vacuo e vestitini alla Casa nella prateria. Venerdì 19, invece, sarà in Piazza del Popolo con i manifestanti del Fridays for future, dove per l’occasione verrà montato  un palco a metà tra i racconti grottesco-distopici di Benni e una puntata di Fantozzi: «Allestiremo un palco alimentato anche da biciclette, che forniranno fino a 12 kw – si legge nel comunicato della manifestazione – L’energia sarà generata da 128 spettatori volontari che, con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedaleranno per tutta la durata dello spettacolo». Speriamo non gli venga chiesto di pedalare alla bersagliera.

Cristina Gauri

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4 comments

Cesare 17 Aprile 2019 - 3:27

La poveretta viene strumentalizzata dalle oligrachie bancarie occulte globaliste per promuovere un falso problema e distrarre le masse dai loro furti e impoverimenti di intere nazioni fatti tramite una moneta privata prodotta a costo zero ed esentasse.
La povera Greta e i farlocchi che la esultano non sanno che ci fu un periodo chiamato”caldo medioevo” con temperature molto superiori al normale.seguiti da un abbassamento delle temperature avvenuto tra il 1400 e il 1700?Dopo sono riprese a salire prima ancora della rivoluzione industiaile.Il fenomeno è dovuto alla attività solare non sempre uguale e le attività umane incodono per meno del 5%.Se avesse parlato solo dell’ inquinamento sarebbe stata piu’ credibile anche se i creduloni al mondo stanno diminuendo sensibilmente, e lo si vede dalla paura dei cosidetti “sovranisti” che oggi hanno i media burattini dei banchieri

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blackwater 17 Aprile 2019 - 4:47

Cristina Gauri fortissima !
per onestà intellettuale bisogna però sottolineare che questa volta tal Greta si è levata la cuffietta di lana dalla testa,forse come rispetto della “Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare” che non potrà non presenziare al sudatissimo quanto tragico evento…

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Randagio 18 Aprile 2019 - 7:04

La questione di questa ragazzina lascia molto perplessi e sta facendo nascere seri dubbi sull’autentica innocenza del personaggio. ( non di Greta, ma del personaggio ) Non mi stupirei se fossimo nel campo dall’art. 643 del codice penale, che punisce chi abusa dei bisogni, passioni o dell’inesperienza di persona minore o in stato d’infermità o deficienza psichica, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto.
In parole povere la circonvenzione di incapace.

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Non solo clima. Greta l'antifascista manifesta contro gli identitari svedesi 31 Gennaio 2020 - 1:29

[…] Così come accade da noi, quando a mobilitarsi sono i movimenti identitari e/o sovranisti, puntuale come un orologio svizzero arriva la contromanifestazione degli antifascisti e/o sinceri democratici. Attivisti, immigrati, femministe, i figli “migliori” della Svezia multietnica protestano contro “i nazisti”. Non deve sorprendere che a questi si sia unita Greta. Che si tratti dell’immigrazione o del clima, l’agenda dei “potenti della Terra” coincide perfettamente con quella degli antifascisti militanti e dei “gretini”. Le istanze di Greta (o meglio quelle di chi la manovra) sono accolte e sponsorizzate da centri di potere come la Ue, Davos o il Vaticano. […]

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