Pechino, 18 feb – Strade pavimentate, case e templi completamente intatti. Un’antica e straordinaria città sommersa è stata rinvenuta in Cina, sul fondo di un lago artificiale nella provincia del Zhejiang, nel sudest del paese. Le foto scattate dai sommozzatori lasciano letteralmente senza fiato e rivelano l’ottimo stato di conservazione della città. Una ricerca iniziata nel 2002 e interrotta più volte ma che alla fine ha riportato alla luce questo straordinario luogo. Si tratta della mitica Shi Cheng, costruita dalla dinastia degli Han Orientali (dal 25 al 200 dc) e finita sott’acqua nel 1959, a circa 40 metri di profondità, in seguito alla costruzione di una centrale idroelettrica.
Il governo del Zhejiang ha già dichiarato di voler valorizzare il più possibile questa scoperta, un sito archeologico grande quanto 62 campi da calcio, anche attraverso visite guidate con immersioni, per incrementare ulteriormente il turismo di una delle province più ricche e industrializzate della Cina che vanta inoltre le attrazioni del lago di Qiandao, lo stesso dove è stata rinvenuta la città sommersa, che copre un’area di 573 km quadrati sulla quale sorgono più di mille splendidi isolotti.
“Siamo stati fortunati”, ha dichiarato uno dei membri della squadra di sommozzatori che ha rinvenuto la città, “appena ci siamo tuffati nel lago abbiamo trovato le mura di cinta della città, e abbiamo prelevato alcune delle pietre delle quali sono fatti”.
La stampa cinese ha subito ribattezzato “la nostra Atlantide” l’antica Shi Cheng, che un tempo fu il principale centro commerciale della regione, abitato da circa 290 mila persone per 1300 anni, ed era nota come “Città dei Leoni” per la sua vicinanza alla Montagna dei Cinque Leoni.
Eugenio Palazzini