Home » Lodi, il giudice sconfessa il sindaco: bimbi stranieri a mensa anche senza documenti

Lodi, il giudice sconfessa il sindaco: bimbi stranieri a mensa anche senza documenti

by Lorenzo Zuppini
2 comments

Lodi, 14 dic – Il Tribunale di Milano ha chiesto al Comune di Lodi di modificare il regolamento della mensa scolastica che escluderebbe alcuni bambini stranieri. Questo perché il Tribunale ha accertato la “condotta discriminatoria del Comune”. Esultanza delle associazioni quali Asgi e Naga, finanziate da Soros, che da sempre sono vicine alle istanze degli immigrati.
Questi i fatti: a ottobre scorso il sindaco di Lodi, Sara Casanova (Lega) ha vietato l’accesso a mense e scuolabus, a tariffe agevolate, per i figli di quegli immigrati che non hanno presentato un certificato che dimostri di non possedere beni immobiliari e rendite. Un provvedimento che coinvolgeva circa 200 famiglie, che si sono dette quasi impossibilitate a reperire i documenti necessari nei loro Paesi d’origine.
Il caso, che immediatamente aveva fatto gridare al razzismo, aveva ingaggiato a tempo di record una gara di solidarietà buonista. Gli immigrati, per far mangiare i loro figli alla mensa della scuola, dovevano pagare il ticket di 5 euro, ma per questo il sindaco leghista è stato definito razzista. E così in poche ore è stata raccolta la cifra record di 60 mila euro per permettere ai piccoli extracomunitari di mangiare gratis. Una cifra sufficiente fino a gennaio 2019, quando la scuola riprenderà dopo la vacanze di Natale.
Ora arriva la decisione del Tribunale di Milano, che ha imposto al Comune di Lodi di cambiare il regolamento e di permettere ai cittadini non appartenenti all’Unione Europea di presentare la domanda mediante la presentazione dell’ISEE alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani e comunitari.
Esultanza, oltre che delle associazioni amiche degli immigrati, anche da parte della sinistra. Il candidato alla segreteria del Pd, Maurizio Martina, su facebook ha scritto che quella di Lodi è una “vittoria dei bambini“, mentre il capogruppo Pd alla Camera Graziano del Rio si augura che “Salvini chieda scusa perchè la condotta discriminatoria del sindaco leghista di Lodi è anche colpa della sua propaganda xenofoba’”.
A questo punto per il Comune c’è poco da fare: c’è la possibilità di fare ricorso, ma intanto se non attuano le modifiche chieste dal Tribunale scatteranno le sanzioni.
Anna Pedri
 
 
 
 
 

You may also like

2 comments

gallo walter 14 Dicembre 2018 - 11:07

fossi il comune modificherei il regolamento consentendo anche agli italiani di accedere alla mensa senza documenti. Prima che se ne accorgano passerà del tempo…

Reply
Draconte 14 Dicembre 2018 - 11:39

Abbiamo un problema con la magistratura
Nessuno vuole risolvere questo guaio dovuto al fatto che uno dei poteri dello stato non è eletto dal popolo ne deve rendere conto al popolo di ciò che fa
i risultati di questa irresponsabilità sono evidenti ogni giorno
In Italia il problema è elevato al cubo, perchè il pubblico ministero non dipende dal Ministero della Giustizia come nel resto del mondo, ma fa ciò che vuole, senza dover rendere conto al popolo oppure a rappresentanti del popolo
Credo che il PM debba essere un dipendente del Ministero dunque del Governo
Mentre il Giudice debba sottostare a chi fa le leggi, ovvero il Parlamento, che in caso di sentenze discutibili venga dunque processato da una Camera e se colpevole, che paghi penalmente con la galera, specialmente nel caso che il Giudice si arroghi il potere, a lui non concesso, di annullare il volere del popolo o dei suoi rappresentanti eletti.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati