Roma, 30 giu – Prosegue l’invasione dei clandestini, mentre dai quartieri alti di Bruxelles si continua a voler obbligare tutti ad accogliere con la faccia tosta pure di prendersela con chi non vuole saperne (ovviamente con Viktor Orban).
Invasione di clandestini a Lampedusa: nuovi record
I numeri fanno spavento, sebbene non dovrebbero, vista la tragica ordinarietà degli stessi. Come riporta l’Ansa, sono stati sette gli sbarchi durante la notte a Lampedusa, con 252 clandestini a bordo. Ma il totale delle ultime 24 ore è impressionante: 2.033 clandestini giunti sulle nostre coste, con 46 approdi. Barchini spesso di 6 o 7 metri, provenienti dalla Tunisia e dalla Libia, che la Sar italiana ha fatto entrare nelle acque territoriali di fronte all’isola. Le provenienze sono le solite: Ghana, Sudan, Eritrea e solo in parte dal Nordafrica e Medioriente (in questo caso, l’Egitto).
L’hotspost in perenne stato di esplosione
Attualmente l’hotspot di Lampedusa ospita oltre 3mila clandestini: 3.279 per la precisione. Un numero che supera la capienza massima di ben otto volte. Ieri si è provato ad alleggerire la pressione sulla struttura facendo virare i traghetti di linea per Porto Empedocle e Pozzallo, dove sono stati portati 697 immigrati. Ma non basta: l’invasione è talmente copiosa da rendere praticamente impossibile uno sfoltimento dell’area di un’isola che, ormai da oltre dieci anni, vive un vero e proprio incubo.
Alberto Celletti