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Maturità, Azzolina firma ordinanza: commissione interna, presidente esterno

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 18 apr – Novità sul fronte della scuola durante l’emergenza coronavirus. Cambia la composizione della commissione dell’esame di maturità. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ieri sera ha firmato l’ordinanza, attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione, che, in ragione delle restrizioni anti contagio e dell’impatto che hanno avuto sulla scuola, prevede, per quest’anno, una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno. “In questo modo – spiega la Azzolina – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”.

Presidenti nominati da uffici regionali, commissari dai consigli di classe

Nello specifico, i presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.

Ecco come sarà l’esame. Ancora non si sa dove si svolgerà

L’esame di maturità per quest’anno scolastico cambia non solo per la composizione della commissione, ma anche per le prove. Secondo quanto prevede il decreto Scuola, gli studenti affronteranno una prima prova (quella di Italiano) unica nazionale e una seconda prova (della materia di indirizzo) predisposta dalla singola commissione sulla base delle reali conoscenze degli studenti, che possono variare parecchio in base al tipo di attività didattica svolta a distanza a partire da marzo, dopo la chiusura delle scuole. Per quanto riguarda dove si svolgerà l’esame, la Azzolina vorrebbe che fosse “in presenza”, ossia a scuola. A quanto pare il ministro non apprezza la soluzione videoconferenza né quella che prevede la presenza a scuola dei soli maturandi, con la commissione in videoconferenza.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Fabio Crociato 18 Aprile 2020 - 1:13

L’ anno andava rifatto, era l’ occasione giusta per sensibilizzare e creare nuovi studiosi realmente interessati… Poveri noi, quanto giovanni “pascoleranno” in attesa di chissà che lavoro, speranza, a spese di altri, un anno prima. Istruzione, Sanità, Giustizia, quasi tutto da rifare.

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