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Napoli: un altro sogno svanito. Le responsabilità di De Laurentiis

by Paolo Bargiggia
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Roma, 1 mag – C’è modo e modo di perdere e di dire (quasi) addio all’ennesimo sogno scudetto. I tifosi al bar e gli ultras della curva possono lamentarsi della direzione di gara di Orsato in Inter-Juventus o magari parlare dell’inaffidabilità del Var; Sarri invece  magari delle tempistiche del calendario italiano e di quello mondiale redatto dalla Fifa con gli impegni delle nazionali come ha fatto nel corso della stagione e poi parlare di cospirazioni. Ma Aurelio De Laurentiis, che del Napoli è il padrone, dovrebbe incassare l’ennesima delusione stagionale nella maniera più intelligente possibile per chi davvero ha a cuore presente e futuro del club e non abbia intenzione di farsi gioco dei sentimenti e della passione di un popolo come quello napoletano, che vive in simbiosi con la sua squadra; ovvero, costruire qualcosa di alternativo alla sconfitta, senza fare il capo tifoso aizza popolo che, a seconda dei momenti e della convenienza, agita il sospetto di possibili “cospirazioni, di poteri forti e di lobby del nord” che danneggerebbero il Napoli.
Perché, buttare benzina sul fuoco di un ambiente abituato da troppo tempo a convivere senza vere soddisfazioni sportive, diventa molto pericoloso e può armare la mano (in questo caso la penna) di pensieri offensivi per il buon senso; come la lettera apparsa sul profilo Facebook del sindaco di Napoli De Magistris che ha parlato di “furti di Stato o di calcio… Di Palazzi dei poteri corrotti…”. Esternazioni degne del più becero opportunismo politico e di campanile. Solo che poi, a furia di guardare in casa degli altri (la Juve sulla quale hanno fatto la corsa scudetto) il Napoli ha perso nettamente a Firenze per 3 a 0, presto in dieci uomini per l’espulsione di Koulibaly. Ecco, da questa melma, De Laurentiis dovrebbe ergersi, cominciando a costruire per il presente più o meno vicino; lasciare qualcosa di alternativo alla sconfitta e che duri nel tempo, perché il Napoli continuerà  vivere anche dopo il suo attuale proprietario. Che non può permettersi di amministrare solo come sta facendo da qualche anno, ma avrebbe il dovere morale di investire.
Per esempio per lo stadio di proprietà perché il San Paolo è un impianto vetusto e poco ospitale. E il balletto di responsabilità con il sindaco De Magistris è diventato stucchevole e poco credibile. Il Napoli ha anche bisogno di un centro di allenamento all’avanguardia e non la realtà attuale di Castel Volturno, criticata in passato anche dai predecessori di Sarri. Per non parlare di un settore giovanile che nella sostanza non esiste perché non fa risultati e non porta nessun giovane in prima squadra da troppo tempo. Eppure, il materiale umano a disposizione è buonissimo e la voglia di emergere dei ragazzi pure. Un tempo dal settore giovanile del Napoli usciva gente come Ferrara e Cannavaro.
Adesso gli investimenti di De Laurentiis sono scarsi o nulli. Un vero peccato. Come vedete, anche nella sconfitta, il futuro del Napoli potrebbe uscire vincitore se De Laurentiis non si limitasse ad amministrare il club traendone sostanziali profitti per sé e la famiglia come ha fatto in questi anni,  perché gli introiti derivanti dalla squadra sono diventati la prima voce di reddito per il Patron. Che in questa stagione si trova un allenatore osannato sì dalla critica e dagli interpreti più conosciuti del Pensiero Dominante, ma che non ha vinto nulla, facendosi superare in tema di titoli conquistati, dai tanto bistrattati Mazzarri e Benitez. E che, con De Laurentiis è corresponsabile per la scelta senza giustificazione alcuna di allentare la presa e farsi eliminare nelle coppe per poter restare concentrato sull’obiettivo scudetto. Che invece si è rivelato un incubo. L’ennesimo.

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5 comments

pedro 1 Maggio 2018 - 11:51

senza vergogna alcuna continuano le vomitevoli esternazioni di un giornalaio che si atteggia ad hipster.
-le teorie complottiste e le battaglie contro i poteri forti sono il cardine di questa rivista. Il mondo funziona cosi, i pochi forti mangiano tutto.
Come mai il calcio, industria anch’esso, non dovrebbe basarsi sui poteri forti che schiacciano ogni altro competitor????
-il Napoli ha perso a seguito di una giusta espulsione. La giuve avrebbe probabilmente perso altrettanto se il karateca pianjc fosse stato espulso. 1 punto di distacco e scudetto ancora da assegnare, se fossimo in un paese dove regna l’onesta’!
-non amo il presidente del Napoli, anzi…ma lui non ha la fortuna di avere un impero alle spalle, che ha basato le sue fortune (fiat, bci…) grazie ad aiuti da parte di ogni governo
-i precedenti allenatori hanno portato un paio di coppette ma non hanno mai realmente sfiorato il sogno di vincere e sconfiggere il potere forte. Sarri si! Ai veri tifosi basta questo. I giovani della rsi si sono battutti con ardore contro eserciti messi su grazie alle massonerie mondiali. Per la storia hanno perso. Per la storia…

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Flavio 1 Maggio 2018 - 6:35

Finitela di piangere pensate che avete una città indescrivibile dove non esistono regole e leggi vi conoscono in tutto il mondo e poi invece di festeggiare quattro giorni per una vittoria imparate ad aspettare la matematica si vince il campionato in 38 partite sveglioni non in una e poi bastava vincere a Firenze che poi la Juventus a Roma può perdere e voi vincevate il campionato ma nella vostra mente malata avete solo l’odio. contro la Juve e quindi neanche avete pensato tutto ciò .

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Raffo 1 Maggio 2018 - 6:49

Finalmente un articolo sensato e un ragionamento composto che va al di là dei ragli del comunistello de magistro……era ora.

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Pasquale Cancro 1 Maggio 2018 - 7:06

Non abbiamo bisogno dei tuoi consigli

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Domenico esposito 2 Maggio 2018 - 2:17

Caro Bargiggia , il Presidente ha prelevato una squadra fallita e in pochi anni è in continuo crescere , evvero non abbiamo vinto niente ma, bisogna essere fiduciosi !
Chissà ora che sembri un babbo natale acerbo non porti tra le tante critiche , anche qualche considerazione oggettiva e non da tifoso del Grande Club che tutto vince ( solo in Italia ) .

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