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Nave italiana soccorre e riporta in Libia gli immigrati. E' la prima volta

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 31 lug – Per la prima volta, una nave italiana, dopo aver soccorso degli immigrati in mare, li ha riportati in Libia. Si tratta della Asso Ventotto, un’imbarcazione di sostegno a una piattaforma petrolifera, che, in applicazione di quanto stabilito dal governo italiano, si è coordinata con la Guardia costiera di Tripoli che è competente in quelle acque per la gestione delle operazioni Sar di ricerca e soccorso.
L’imbarcazione, riporta La Stampa, “pare abbia seguito le indicazioni della centrale operativa della Guardia Costiera che via radio da Roma avrebbe ordinato al comandante di Asso 28 di coordinarsi con la Guardia Costiera di Tripoli. In sostanza l’ordine è stato quello di riportare quei migranti in Libia”.
“Abbiamo appreso che uno dei gommoni segnalati oggi dalla Guardia Costiera italiana con 108 persone a bordo nel Mediterraneo è stato soccorso dalla Nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli. Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l’Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale“, ha detto Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, a bordo della Open Arms. “Il diritto internazionale – aggiunge – prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali”.
Il caso della Asso Ventotto, che per il momento non ha alcuna conferma ufficiale, sarebbe un precedente importante. Sì perché la Ue pochi giorni fa ha ribadito che non riconosce la Libia come un porto sicuro e che quindi le navi europee non dovrebbero riportare lì gli immigrati soccorsi in mare. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ieri aveva ripetuto il diktat di Bruxelles: “I migranti non possono essere riportati lì”. Ma il governo, a quanto pare, ha deciso diversamente.
L’esecutivo gialloverde già venti giorni fa si era imposto in un caso simile, quello della nave di supporto a una piattaforma petrolifera, la Vos Thalassa, che dopo aver soccorso degli immigrati stava per consegnarli ad una motovedetta libica quando un tentativo di rivolta a bordo – i clandestini temevano di essere riportati indietro – ha convinto il comandante ad invertire la rotta e a chiedere l’aiuto della Guardia costiera italiana che prese poi a bordo della nave Diciotti gli immigrati sbarcandoli a Trapani dopo l’ingerenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Intanto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Twitter smentisce il coinvolgimento della Guardia costiera italiana: “La Guardia Costiera Italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato“. La Guardia Costiera Libica nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 immigrati. Le ONG protestano e gli scafisti perdono i loro affari? Bene, noi andiamo avanti così! #portichiusi e #cuoriaperti”.
Infine, l’Unhcr ha detto che sta “raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano #AssoVentotto che avrebbe riportato in Libia 108 persone soccorse nel Mediterraneo”.
Adolfo Spezzaferro

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angelo 31 Luglio 2018 - 11:21

Finalmente qualcosa di concreto per queste persone, chi critica non sa o per interessi fa finta di non sapere che queste persone che cercano di attraversare il mediterraneo ne farebbe volentieri a meno.
Ormai l’opinione pubblica sta dalla parte di chi come il nostro governo ha avuto il coraggio di prendere il toro per le corna e alle prossime elezioni europee speriamo ne siano una conseguenza.
I popoli d’europa e quelli africani devono collaborare in questo senso perchè il futuro dui tutti sia sostenibile.

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Burgesium 31 Luglio 2018 - 11:23

La nave italiana ASSO ha fatto bene a riportare i clandestini in LIBIA. E’ una questione di CONTINUITA’ politica, se con uno Stato estero si prendono faticosi accordi per arginare e controllare un problemone, non si può cambiare idea continuamente e fare eccezioni. Così è e i clandestini ed i loro padroni, lo sanno, ma stimolano la prova per far montare l’emotività teatrale ed incontrollata contro il Governo, per scatenare altre cose più importanti dei clandestini.

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Fabizio 31 Luglio 2018 - 11:27

Infine, l’Unhcr ha detto che sta “raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano #AssoVentotto che avrebbe riportato in Libia 108 persone soccorse nel Mediterraneo”. = Piano Kalergi must go on.

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Fabrice 31 Luglio 2018 - 12:46

“La Guardia Costiera Libica nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 immigrati”, Ministro Salvini.
Domanda:
dove, in Libia, in Italia o che altro?

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