Roma, 15 mar – Gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare? Ma certo, ad esempio i medici, i professori, gli architetti, gli ingegneri. D’altronde vi pare che un laureato italiano sia convinto di avere le carte in regola per poter svolgere professioni simili? Uno scienziato poi, vi pare che uno scienziato voglia fare lo scienziato? Tranquilli, Repubblica ha trovato una soluzione: in Italia dobbiamo assumere i migranti più qualificati.
Peccato che “la meglio gioventù mondiale si avvicina e varca col contagocce i nostri confini”, dunque secondo il realismo magico del quotidiano di sinistra, siamo di fronte a uno “spreco di risorse che ci svantaggia sul piano internazionale”. Chiaro no? Mica devono lavorare i giovani laureati italiani, magari rivendicando giusti compensi per le loro professioni. Volete mettere un medico tunisino, piuttosto che un professore pakistano. Tutta un’altra storia, loro sì che hanno le qualità necessarie per garantirci un roseo futuro.
Troppo lavoro per i laureati italiani?
Eppure no, secondo Repubblica, che fa appello a un’analisi realizzata dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, siamo talmente cocciuti da non far lavorare i migranti qualificati che potrebbero ben sostituire gli italiani qualificati. Sì perché in base ai dati citati dal quotidiano più chic d’Italia, “gli immigrati sono spesso sovraistruiti rispetto alle mansioni svolte, mentre 1 su 14 è sottoccupato e lavora a orario ridotto”.
Conoscete per caso qualche laureato italiano costretto a svolgere lavori non qualificati? Ne conoscete addirittura qualcuno disoccupato o che lavora a orario ridotto e pure sottopagato? Allora non vi siete abbastanza calati nel fantastico mondo di Repubblica, dove gli italiani laureati emigrano all’estero perché evidentemente c’è troppo lavoro per loro (che poi non vogliono neanche fare). Mentre ci ostiniamo a non darlo agli scienziati marocchini o agli architetti filippini. Apriamo loro le porte dunque, Repubblica le chiama “sfide future”. E dire che a noi sembrano baggianate attualissime.
Eugenio Palazzini
4 comments
Questo articolo di Repubblica è come la corazzata Kotiomkin: “Una cagata pazzesca”
Ma qualcuno. Laureato in giornalismo non si trova tra immigrati clandestini economici? Lo.metterei al.posto.di questi sinistrati che hanno il potere di sbattere in prima pagina tante fuck news! Ma giornalisti così ottusi e di parte hanno ancora dei dinosauri che comprano il loro giornaletto? A differenza vostra che avete fatto il.corso di giornalismo ci sono tanti laureati con il 110elode che non riescono neanche a fare gli operatori ecologici (spazzini). È sto sinistrato ignorantescrivi sui giornali? Ma vai a cagare
[…] La nuova frontiera di Repubblica: accogliere immigrati laureati proviene da Il Primato […]
Negranti laureati?… Dove?… Nei paesi cesso?…..