Roma, 29 gen – E’ un’opera alta 3 metri, dai colori accesi, installata sul belvedere tra Aventino e Circo Massimo, tra il monumento a Mazzini e il colle Celio, la notte tra il 24 e il 25 Novembre dello scorso anno dall’artista Francesco Visalli. E’ stata collocata senza alcuna autorizzazione, “per testare l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla città in generale, e sull’arte in particolare“, dice oggi l’artista. E infatti, nessuno si è accorto di niente fino ad oggi.
Era stata la rivista Artribune a sollevare per prima il caso, scrivendo “Come ha fatto Visalli a installare un’opera permanente laddove ogni artista del mondo sognerebbe di installarla e avendo un curriculum molto distante dagli artisti più grandi del mondo?“. La risposta è semplice: l’ha montata in tutta tranquillità in una notte di Novembre senza che nessuno gliene chiedesse conto per i successivi 2 mesi.
Nonostante le perplessità della rivista d’Arte e un articolo di ieri del sito locale Roma Today, non è stato però il sindaco di Roma né il suo assessore a svegliarsi finalmente dal letargo, ma il sottosegretario alla cultura Bonetti Buitoni che oggi ha cinguettato su Twitter “Ne abbiamo ordinato la rimozione immediata”. Meglio tardi che mai.
E Marino? Ancora nulla. Forse in bicicletta fa altri percorsi.
Cristiano Coccanari