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“Piangeva troppo”: educatrice di asilo ammazza una bimba di un anno con l’acido

by Cristina Gauri
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bimba uccisa acido

Lione, 27 giu — Si svolgeranno mercoledì a Lione i funerali della piccola Lisa Bertuletti, la bimba nata in Francia da padre bergamasco e madre d’Oltralpe uccisa barbaramente con l’acido perché «piangeva troppo» dalla dipendente d’asilo nido incaricata di sorvegliarla.

Bimba uccisa con l’acido, l’educatrice confessa

La tragedia ha avuto luogo presso l’asilo nido privato della società privata People & Baby — al numero 3 di place Danton, nel centro di Lione — la mattina del 22 giugno scorso. Lisa, di neanche un anno, appena arrivata — erano le 7,30 — viene affidata alle cure di Myriam J., 27 anni e in seguito descritta come «psicologicamente fragile, con difficoltà intellettuali». In meno di mezz’ora, l’orrore. La ragazza perde il controllo e e cosparge la bambina con il liquido disgorgante a base di soda caustica, poi glielo fa bere. Vengono chiamati i soccorsi, ma invano, i medici non possono fare nulla per salvarla. La bimba viene uccisa dalla furia della ragazza, incapace di sopportare il suo pianto. Myriam viene condotta nel carcere di Corbas. Inizialmente cerca di difendersi parlando di «un errore», ma poi confessa tutto. Ora è accusata di omicidio volontario su minore di 15 anni. 

Myriam poteva occuparsi della piccola?

«È un dramma spaventoso, sono vicino alla famiglia di quella povera bambina», dice Philippe Duplan, l’avvocato della ragazza. «Difenderò la mia cliente nel rispetto del dolore dei genitori, è un gesto terribile e non oso pensare a quello che devono passare in questo momento». La ragazza, che lui descrive come «psicologicamente fragile, con difficoltà intellettuali», aveva appena ottenuto il CAP petit enfance, cioè il «certificato di attitudine professionale» necessario per affiancare il personale degli asili nido. Probabilmente «e questo dovrà stabilirlo l’inchiesta», il possesso di quel diploma non le consentiva di occuparsi autonomamente di una bimba di nemmeno un anno.

Ombre sull’asilo nido

La struttura di proprietà della «People & Baby» dove la bimba è stata uccisa non ha ancora preso una posizione ufficiale, è chiusa da mercoledì scorso. «People & Baby» è una società nata nel 2004 per venire incontro alla carenza strutturale di posti negli asili francesi, ed è di proprietà dei fondatori l’imprenditore Christophe Durieux e la puericultrice Odile Broglin. Non è la prima volta che la società — che conta circa 700 asili in Francia, e altri 150 in 12 Paesi tra i quali l’Italia — finisce sotto i riflettori per casi di cattiva o dubbia gestione. Nel novembre 2021, una mamma aveva denunciato un asilo della stessa catena a Lione per segno di percosse sulla propria figlia di quattro mesi. A febbraio di quest’anno, invece, una ventina di dipendenti di un «People & Baby» a Digione avevano scioperato contro le pessime condizioni (dalla mancanza di riscaldamento ai maltrattamenti) in cui venivano tenuti i bimbi seguiti nella struttura.

Cristina Gauri

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