Roma, 5 feb – I parenti delle vittime del Ponte Morandi condannano Oliviero Toscani per le sue ignobili parole con cui ha cercato di difendere i Benetton minimizzando la tragedia di Genova. “Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi qualche nuova pensata, ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie. Ho sentito registrate delle esternazioni, inopportune e confuse di Toscani”. Così in una nota Egle Possetti, presidente del comitato in ricordo delle vittime del Ponte Morandi di Genova, in risposta alle parole del fotografo dei Benetton (proprietari del gruppo Atlantia, e quindi di Autostrade per l’Italia) che durante una trasmissione radiofonica ha detto: “A chi interessa che caschi un ponte, smettiamola“.”Ovviamente – sottolinea la Possetti – a lui potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero, in effetti passare su un ponte francamente è un po’ da ‘plebei’, purtroppo tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a ‘quel ponte’ ci è rimasta per sempre, certamente non per qualche strano fulmine vagante. 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto“.
“Incontro sardine-Benetton? Spero abbiano sbagliato in buona fede”
“Io – spiega la Possetti citando l’incontro tra le sardine, Toscani e Benetton a Fabrica – non voglio denigrare nessuno, non è nostro compito, inoltre lo fanno già troppi, ed in alcuni casi farebbero bene a fare un proprio esame di coscienza. Spero solo che questi ragazzi abbiano sbagliato in buona fede, soprattutto per coloro che hanno speranza nella loro lotta”. Sulle parole pronunciate da Toscani durante un’intervista ad Un giorno da pecora, la Possetti aggiunge: “Si è irritato per il rilievo mediatico della fotografia con alcuni leader delle Sardine e con Benetton, tutto quanto ha destato un po’ di baruffa. Noi non possiamo giudicare la volontà di partecipare ad una ‘fucina creativa’ dai Benetton da parte delle sardine, siamo in un paese libero, certo che il momento storico, e l’evidente faro mediatico sugli imprenditori che li hanno ospitati, non danno sicuramente la speranza di ricevere un premio oscar per il tempismo”.
“Vogliamo vedere i colpevoli in galera”
“Io penso – continua la presidente del comitato – che ci siano molte eccellenze in Italia con cui fare studi e ragionamenti sul futuro, ma li cercherei altrove. Peccato che in questo momento sul piatto ci siano due tematiche a noi molto care: decisione sulla revoca delle concessioni e dibattito inquietante sulla prescrizione. Non sarà che queste baruffe e le polemiche varie su show canori vogliano distogliere l’attenzione da qualcosa di molto, molto più importante?”.”Noi – conclude – vogliamo vedere i colpevoli privati della loro libertà, umiliati pubblicamente ed in galera senza strane tempistiche che annullino il risultato processuale, siamo francamente stufi di tutta questa idiozia. Sulla situazione delle nostre infrastrutture francamente abbiamo purtroppo titolo ad esprimerci per contribuire nel nostro piccolo a tutelare la vita di tutti coloro che rimangono”.
Adolfo Spezzaferro